A Pioltello Covid hotel senza "clienti": "Dimenticati dall’Ats"

L’albergo Miami ha messo a disposizione 58 camere per i contagiati. Il direttore: "Siamo pronti, ma dall’azienda sanitaria nessuna comunicazione"

Il Miami Hotel è in attesa di accogliere i primi pazienti positivi al Covid

Il Miami Hotel è in attesa di accogliere i primi pazienti positivi al Covid

Pioltello (Milano), 1 dicembre 2020 - La rete di servizi è stata attivata, al Miami Hotel tutto è pronto per ospitare i primi pazienti Covid inviati dagli ospedali e dalle strutture sanitarie. Dal catering per il servizio dei pasti in camera alla guardia medica, l’albergo pioltellese ha già attivato i fornitori che potrebbero entrare in campo in caso di necessità. Ma il condizionale è d’obbligo, visto che a più di un mese dalla presentazione della candidatura a diventare un Covid hotel e due settimane dopo la pubblicazione della graduatoria delle strutture selezionate, da Ats nessuna notizia. "Non è arrivata nessuna comunicazione da parte di Ats – dice Massimo Meazza, direttore del Miami Hotel –, in questo momento non abbiamo nessun ospite positivo al virus. Abbiamo attivato tutte le procedure: abbiamo già stipulato degli accordi con alcuni fornitori esterni, come ad esempio il catering che verrà fornito dall’azienda Pellegrini, oppure il servizio di guardia medica che era richiesto nel bando. L’hotel è aperto e abbiamo 58 camere a disposizione, ma finora non abbiamo ancora ricevuto informazioni dall’azienda sanitaria".

Come tante altre strutture del settore, anche il Miami – che fa parte di una catena di alberghi e motel di Agrate e Appiano Gentile, oltre al prestigioso Sheraton di Milano che ha chiuso – soffre la crisi del momento. "Su 58 camere, riusciamo a riempirne una decina al giorno – continua il direttore -, di cui il 20% legato al passaggio a ore e solo un paio di clienti legati al mondo del lavoro. Le grandi aziende del territorio con cui collaboravamo, come 3M o Neutro Roberts, hanno sospeso gli spostamenti e il lavoro è quasi tutto in smart working. I clienti rimasti arrivano dalle piccole società che continuano a spostarsi". Azzerato anche il business della formazione. "I corsi di formazione per estetisti erano un importante bacino di utenti, con numeri che si aggiravano su un centinaio di camere ogni mese. Oggi la formazione è viene svolta attraverso il digitale, anche in questo ambito per noi è tutto bloccato". Il Miami si era messo a disposizione di Ats già durante la prima ondata dell’emergenza. "Ad aprile abbiamo ospitato tre infermieri in servizio alla Rsa di Codogno e provenienti da altre regioni – conferma Massimo Meazza –. Su 20 posti letto che avevamo messo a disposizione, Ats ne ha inviati solo 3. E anche in quel caso tutto è avvenuto all’ultimo minuto: il giorno di Pasqua stavo pranzando in famiglia, quando è arrivata la telefonata di Ats in cui mi avvertiva che la sera stessa sarebbero arrivati i primi ospiti. Quindi, anche questa volta i pazienti Covid potrebbero arrivare da un momento all’altro".

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