Tragedia ferroviaria di Pioltello, il capotreno: urlai a macchinista "Frena, frena"

Il racconto di quella drammatica mattina del 25 gennaio 2018

Il treno deragliato a Pioltello

Il treno deragliato a Pioltello

Pioltello (Milano), 4 novembre 2019 - "Qualche minuto prima delle ore 7, mentre mi trovavo nella vettura numero 4 ho sentito un forte rumore di sassi che sbattevano violentemente sotto il vagone, ho capito che stava accadendo qualche cosa" e "ho notato che un vetro si è infranto forse colpito da un sasso. A questo punto ho chiamato con il telefono di servizio immediatamente il macchinista urlando 'frena, frena', ma in quell'attimo la carrozza (...) è uscita dal binario inclinandosi sul lato sinistro". È il drammatico racconto del capotreno in servizio sul treno regionale che la mattina del 25 gennaio 2018 si è schiantato all'altezza di Pioltello, messa a verbale qualche ora dopo l'incidente che ha provocato 3 morti e parecchi feriti. L'uomo ha spiegato di aver visto "diversi passeggeri incastrati tra le lamiere". 

Nella deposizione, agli atti dell'indagine per disastro colposo plurimo e omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, il capotreno ha proseguito: "ho visto diversi viaggiatori uscire dai finestrini, ed ho provveduto a soccorrere quelli presenti cercando di aprire le porte ma senza riuscirci perché (...) erano contorte e non si aprivano, dopo di che sono uscito dal vagone infilandomi tra l'apertura di una porta ed il tetto della vettura". E poi dopo essere sceso dal vagone ha lanciato l'allarme e ha chiamato con il telefono i soccorsi. "Dopo di che sono salito sulla carrozza e ho visto che al suo interno erano presenti diversi passeggeri incastrati tra le lamiere". 

Intenso anche il racconto del macchinista: "Tutto si è svolto nel giro di 30-40 secondi circa, per una distanza di un paio di km. Quando il treno si è fermato ho guardato fuori dal finestrino, convinto che ci fosse stato qualche problema con la linea aerea, ma ho notato le carrozze in coda che si erano staccate ed erano deragliate" .  L'uomo, come si legge nel verbale agli atti dell'indagine chiusa di recente dai pm di Milano Maura Ripamonti e Leonardo Lesti. ha raccontato: "alle ore 06.55 quando siamo giunti in prossimità dell'ingresso della stazione di Pioltello lato Treviglio ho sentito un leggero sobbalzo, ma inizialmente non gli ho dato molta importanza in quanto capita spesso sentirli". Pochi secondi dopo, però, "ho sentito il treno che strattonava, ma mentre stavo pensando che potesse essere dovuto ad un tenditore meccanico lento, mi è suonato il telefono di servizio, dove il capo treno mi avvisava di frenare". 

Una 20enne, che si trovava a bordo del treno, ha descritto gli attimi concitati dell'incidente  "Dopo il rumore il treno ha sobbalzato, un sobbalzo abbastanza sentito, poi il treno ha iniziato ad ondeggiare prima piano poi sempre più forte fino a che non si è fermato. Non ho avvertito nessun accenno di frenata. Insieme con la mamma siamo rimaste per tutto il tempo sedute e accovacciate stringendoci", racconta ai magistrati milanesi titolari dell'inchiesta, i pm Leonardo Lesti e Maura Ripamonti coordinati dall'aggiunto Tiziana Siciliano.  "Le luci del vagone si erano spente, fuori era buio, le persone urlavano, dopo alcuni attimi siamo rimasti tutti fermi per fare mente locale ovvero per renderci conto della situazione, dopo qualche minuto, attesa la discesa dei passeggeri davanti a noi, ci siamo portate verso la porta di uscita che era bloccata, quindi siamo uscite, aiutate dalle altre persone dal vetro infranto della medesima porta dalla quale eravamo salire. Abbiamo aiutato a soccorrere i passeggeri che stavano peggio di noi", fino all'arrivo dei soccorsi, si legge nel verbale che fa parte degli atti depositati dopo la chiusura dell'indagine.  

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