Pieve Emanuele, due operai morti per fuoriuscita di azoto: tutti gli imputati patteggiano

Si tratta di sei indagati, tra persone e società: a perdere la vita il 28 settembre 2021 Jagdeep Singh di 42 anni, ed Emanuele Zanin, di 46

Le immagini dei soccorsi a Pieve Emanuele il 28 settembre 2021

Le immagini dei soccorsi a Pieve Emanuele il 28 settembre 2021

Milano, 14 marzo 2024 – Per i fatti di Pieve Emanuele avvenuti il 28 settembre 2021 tutti gli imputati hanno patteggiato a pene tra 1 anno e 1 anno e 4 mesi e a multe che vanno dai 120 mila euro ai 30 mila euro. Sono sei gli imputati, tra persone e società, per la morte di due operai avvenuta il 28 settembre 2021 a Pieve Emanuele.

I due, Jagdeep Singh di 42 anni ed Emanuele Zanin, di 46 avevano rifornito una cisterna di azoto liquido, sostanza usata nei laboratori dell'ospedale Humanitas ma non riuscirono più a risalire dal locale in cui era contenuto il serbatoio e morirono per una fuoriuscita di azoto

Ad accogliere i patteggiamenti degli imputati è stata la gup Sara Cipolla nell'ambito del procedimento per omicidio colposo istruito dal pm Paolo Filippini a carico di Luciano Ravera, ad di Humanitas Mirasole spa, Giulio Mario Bottes della Sol spa che si occupava delle forniture di azoto, e Ivan Pe della Autotrasporti Pe, di cui erano dipendenti le due vittime.

Indagate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti anche le tre società che hanno risarcito i familiari dei due operai e le associazioni che si sono costituite parti civili come l'Anmil e Medicina Democratica. Le pene inflitte con la sospensione condizionale sono state 1 anno per Ravera, 1 anno e 2 mesi per Pe e 1 anno e 4 mesi per Bottes.