Picchia la moglie e la butta giù dal balcone

Via Bellincione, marito violento arrestato dalla polizia: non accettava la separazione. La donna è riuscita a chiedere aiuto alla vicina

Migration

L’aggressione all’alba. Poi la spinta alla moglie, che precipita dal primo piano. La fuga e l’arresto per tentato omicidio. In estrema sintesi, il film del raid choc andato in scena lunedì mattina in uno stabile di via Bellincione, in zona Lambrate: per fortuna, l’ennesimo caso di violenza di genere, scatenato dalla ferma volontà della donna di separarsi dal marito, si è concluso per la vittima con traumi ritenuti non preoccupanti; sempre cosciente durante i soccorsi, la quarantacinquenne peruviana non è in pericolo di vita e forse già nelle prossime ore potrà raccontare la sua versione alla polizia.

Torniamo indietro di 48 ore. La lite scoppia attorno alle 6 del mattino: in quel momento in casa ci sono solo la donna e il marito connazionale di 44 anni, l’incensurato Angel Hugo O.A.; i due figli della coppia, uno maggiorenne e una minorenne, sono altrove. La discussione si fa sempre più accesa: in sostanza, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo è geloso della donna e non vuole assolutamente accettare la fine del loro matrimonio. La quarantacinquenne viene colpita più volte con estrema violenza, tanto che sul pavimento verranno trovate evidenti tracce di sangue. Poi l’uomo cerca di ucciderla, spingendola di proposito e facendola precipitare dal balcone del primo piano. Lei, molto dolorante per l’impatto sul marciapiedi dopo un volo di circa cinque metri, riesce in qualche modo ad alzarsi e a citofonare alla vicina di pianerottolo, una cinquantaduenne di origine ecuadoregna. Sarà proprio la donna a chiamare immediatamente il 112 e a far scattare la macchina dei soccorsi del 118 e delle indagini dell’Ufficio prevenzione generale.

Gli agenti delle Volanti, coordinati dal dirigente Giuseppe Schettino e dal vice Gianluca Cardile, visionano le immagini delle telecamere installate nella zona e scoprono che l’uomo si è allontanato subito dopo l’aggressione, portando con sé una busta di plastica contenente i suoi vestiti sporchi di sangue. Dov’è andato? Ha contattato la madre e l’ha raggiunta, in zona Tortona. Lì, qualche ora dopo, Angel Hugo viene individuato dalla polizia e arrestato: ora è a San Vittore.

Nicola Palma

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro