Picchetto al centro merci "Una forma violenta e fuori dalla legalità"

Così la Clo sui tafferugli davanti ai magazzini della Coop Lombardia di Pieve. I servizi di facchinaggio sono in appalto alla Cooperativa lavoratori ortomercato.

Picchetto al centro merci  "Una forma violenta  e fuori dalla legalità"

Picchetto al centro merci "Una forma violenta e fuori dalla legalità"

di Alessandra Zanardi

"Quella protesta va condannata perché ha valicato i confini, legittimi, di uno sciopero". È questa la posizione della cooperativa Clo rispetto ai tafferugli che si sono verificati davanti ai magazzini della Coop Lombardia di Pieve Emanuele, i cui servizi di facchinaggio sono, appunto, in appalto alla Cooperativa lavoratori ortomercato (Clo). Sotto la regia dei sindacati Cisl e Si Cobas, gli addetti al magazzino protestano da giorni per chiedere inquadramenti economici adeguati, a fronte di mansioni – a loro dire – attualmente sottopagate. Si chiede inoltre il riconoscimento dei buoni pasto. Una situazione ad alta tensione: nella notte tra giovedì e venerdì da un’auto in corsa sarebbero stati esplosi tre colpi di pistola a scopo intimidatorio nei confronti dei manifestanti, mentre l’altro giorno, a detta di un sindacalista, gli scioperanti sarebbero stati aggrediti da alcuni dirigenti della Clo, che avrebbero usato anche dello spray urticante. "Siamo a chiarire che la vertenza riguarda alcuni soci della cooperativa impiegati nel magazzino e non i dipendenti diretti Coop – è quanto precisa Clo in una nota -. La protesta in corso non ha la forma di un normale sciopero, ma quella di un vero e proprio blocco coatto dell’attività produttiva dell’intero magazzino, che non può proseguire la sua normale attività in quanto le entrate e le uscite dei camion merci sono bloccate dagli scioperanti con la forza". "Ci sentiamo di condannare questa forma di protesta - proseguono dalla cooperativa - perché è violenta e si pone fuori dalla legalità, e perché è la maniera con cui alcune persone - molte delle quali non facenti parte della Cooperativa - impediscono il diritto al lavoro di altri lavoratori che invece non aderiscono a quelle sigle sindacali". In merito agli scontri, "nessuna aggressione (tantomeno con l’uso di spray al peperoncino) è stata messa in atto da parte nostra; è invece acclarato anche dalle forze dell’ordine, intervenute a ristabilire l’ordine pubblico, che da parte dei presunti manifestanti si è operato un blocco illegittimo e un’aggressione ai soci della cooperativa che oltrepassa il diritto di sciopero così come tutelato dalla legge". Quanto successo a Pieve richiama analoghe proteste che in passato sono andate in scena in alcune logistiche del Sud-Est Milanese, con picchetti ai cancelli e blocco dei tir adibiti al trasporto merci.

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