REDAZIONE MILANO

Piazzale Egeo e la stazione: "Prima scalo industriale. Ora un fiume di studenti"

Una stazione che è stata testimone, e in qualche modo “motore“, della trasformazione radicale di un quartiere. È la stazione...

Una stazione che è stata testimone, e in qualche modo “motore“, della trasformazione radicale di un quartiere. È la stazione...

Una stazione che è stata testimone, e in qualche modo “motore“, della trasformazione radicale di un quartiere. È la stazione...

Una stazione che è stata testimone, e in qualche modo “motore“, della trasformazione radicale di un quartiere. È la stazione di Greco, in piazzale Egeo. Da terminal per le industrie della zona, dalla Manifattura Tabacchi di viale Fulvio Testi, alle fabbriche della Breda e della Pirelli in viale Sarca, a snodo del Passante ferroviario che serve i residenti di Greco e della Bicocca e gli studenti dell’università. Che la stazione e tutto il quartiere abbiano subito profondi cambiamenti lo spiega anche Nicola Basile, residente in zona dal 1985. "Qui intorno non c’era niente, quando sono arrivato c’era la Pirelli in fase di demolizione e pochi palazzi. Una volta questa era una zona puramente per il lavoro, per le fabbriche. C’è stato un periodo in cui, chiudendo la Pirelli si è praticamente desertificata. Poi hanno cominciato a costruire i palazzi rossi dell’università e poi tutti gli edifici con appartamenti".

"Ora alla mattina - dice ancora Basile - c’è una marea di studenti e in generale in questa stazione non ci sono problemi gravi di sicurezza. Nel quartiere qualche problema c’è il venerdì e sabato sera. Qui intorno è pieno di locali e capita di trovare delle bande che fanno disastri. Ma sono cose sporadiche".