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Milano - Cambia il progetto di piazza Trento. Ecco le principali modifiche apportate: l’area coinvolta dalla riqualificazione sarà più ampia e riguarderà tutta via Crema; la passerella ciclopedonale sopra viale Isonzo è stata eliminata, almeno per ora, privilegiando un passaggio a raso regolato da semafori; stop al laghetto e più spazio ai pedoni intorno al nuovo grattacielo A2A; sul tetto del manufatto Mm, inoltre, non sorgerà più un’area fitness ma ci sarà una terrazza con giardino e panchine. Parliamo del progetto firmato dagli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel che cambierà il volto di piazza Trento e delle vie limitrofe, in primis con la nuova sede di A2A, la “Torre Faro’’ alta 145 metri della Spa energetica.
La prima modifica apportata al progetto di piazza Trento e strade collegate – 60 mila metri quadrati complessivi, in pratica buona parte del quartiere –, dopo un primo confronto con Comune e Municipio 5, è l’allargamento dell’area coinvolta: il restyling riguarderà anche la parte più a nord di via Crema con senso unico in direzione nord e nuovo limite di 30 chilometri orari. Non solo. La riqualificazione della zona comprenderà via Palladio e via Adige. Confermata, nel frattempo, la realizzazione di una nuova piazza-sagrato davanti alla parrocchia di Sant’Andrea con un nuovo percorso pedonale e ciclabile da piazza Trento lungo via Crema fino al confine con Piazza Medaglie d’Oro.
La seconda modifica al progetto, invece, riguarda la passerella ciclo-pedonale a scavalco di viale Isonzo, strada con traffico elevato essendo parte della circonvallazione estera, quella in cui transita il filobus 90-91. I progettisti hanno deciso di eliminare la passerella, almeno per il momento. La scelta non è ancora definitiva e il motivo è il seguente: gli architetti scelti da A2A attendono di conoscere il progetto definitivo del limitrofo ex scalo Romana, che prevede una passerella verde, la cosiddetta “Foresta sospesa’’, pronta a tagliare da est a ovest l’area. Quando il progetto sarà noto, la passerella sopra viale Isonzo potrebbe rispuntare e collegarsi proprio con la “Foresta sospesa’’. Per adesso, però, la passerella è stata eliminata dal progetto e l’attraversamento di viale Isonzo è previsto a raso e regolato da semplici semafori.
La terza modifica al progetto iniziale prevede l’eliminazione dello specchio d’acqua intorno al grattacielo A2A. Il motivo? Allargare l’area pedonale. La quarta modifica è relativa al manufatto Mm, cioè alla piccola struttura per le vasche di pompaggio. La nuova sistemazione del manufatto prevede sul tetto una terrazza con giardino e panchine a disposizione dei cittadini. Accantonata l’ipotesi di un’area fitness, su indicazione del Municipio 5. Tant’è. Il parere del “parlamentino’’ – presieduto da Alessandro Bramati e controllato dal centrodestra – sul progetto riveduto e corretto è in chiaroscuro. La critica principale è sempre la stessa: "La significativa riduzione dei posti sosta regolari oggi esistenti, non essendo stato individuato alcun ambito alternativo per la ricollocazione dei posti eliminati". Un contrasto non ancora risolto.
La spinta del progetto firmato Citterio-Viel va verso una significativa pedonalizzazione dell’area, pedonalizzazione che rende inevitabile il taglio dei parcheggi in superficie. Ma una mediazione è ancora possibile. Le parti puntano a salvaguardare una buona parte del nuovo spazio pubblico che sarà messo a disposizione di pedoni e ciclisti senza penalizzare troppo gli automobilisti residenti che devono parcheggiare in zona.
La procedura amministrativa per il progetto di piazza Trento, intanto, va avanti. Lo scorso gennaio la Direzione urbanistica del Comune aveva fermato l’iter suggerendo una serie di modifiche, che si sono concretizzate nelle correzioni progettuali sopradescritte, anche in seguito a un confronto degli assessori comunali Pierfrancesco Maran (Urbanistica) e Marco Granelli (Mobilità) con i residenti del quartiere. La collaborazione tra le parti – in primis tra progettisti scelti da A2A, Comune e Municipio 5 – sta dando buoni frutti. Un dialogo che nei prossimi mesi entrerà nel vivo anche con il gruppo Coima-Prada-Covivio, che curerà la riqualificazione dell’ex scalo di Porta Romana dove, proprio a ridosso della Torre A2A, sorgerà il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali Milano-Cortina 2026 all’interno dell’ex scalo Romana.