
Partenza alla grande per PianoSofia, festival milanese giunto alla quarta edizione, direzione artistica di Luca Ciammarughi e Silvia Lomazzi: otto appuntamenti "fra musica e pensiero" in diversi luoghi di una Milano da riscoprire, fino al 15 ottobre. Primo incontro stasera alla Fonderia Napoleonica Eugenia, protagonisti il Maestro Ciammarughi e i Solisti di Milano Classica; in programma due Concerti di Mozart. (info: pianosofia.it). Pianista e intellettuale creativo nello sperimentare ponti fra arti e discipline diverse, Ciammarughi racconta che "fra passato e presente, quest’anno ci saranno anche tre nuove commissioni richieste ai compositori Francesco Maria Paradiso, Davide Tramontano e Delilah Gutman".
Perché PianoSofia?
"Non vogliamo limitarci ai bei suoni o a una visione consolatoria della musica, ma rivendicare la forza conoscitiva della musica e il suo potere di cambiare noi stessi e la società. Ogni concerto è preceduto da un dialogo di stampo filosofico".
Quali sono le novità?
"Innanzitutto "Rêverie", sorta di festival nel festival dedicato ai giovani interpreti. Dai giovani abbiamo sempre da imparare perché sono capaci di sognare, cosa che noi adulti, a volte, dimentichiamo, soprattutto in questi tempi. La musica è immaginazione, fantasticheria, utopia. Avremo pianisti come Giacomo Menegardi, Simone Anelli e Mayaka Nakagawa, recente vincitrice del Premio Alkan; ma anche il violoncellista Tazio Brunetta e l’arpista Virginia Pestugia".
Dedicate uno spettacolo a Charlotte Salomon.
"Pittrice morta ad Auschwitz a soli 26 anni, nella sua memoria abbiamo unito varie arti: musica, parole e immagini, con la regia di Sonia Antinori, rievocheremo il percorso e le sinestesie di questa straordinaria artista. Un progetto a cui Silvia Lomazzi lavora con passione da tempo con un’équipe legata alla Scuola Philo".
Quale Milano proponete?
"Oltre la Fonderia Napoleonica dove torneremo con i concerti dei giovani l’1, il 7 e l’8 ottobre con la presenza del Quartetto Indaco, fresco vincitore del premio Osaka. Il 4 il concerto sarà alla Galvanotecnica Bugatti, luogo spaziale, impreziosito dal design di Luigi Caccia Dominioni, protagonista Mayaka Nakagawa Poi, il 13 ottobre, una grande sala primo Novecento nel Palazzo degli Uffici Finanziari, con un soffitto stupendo, diventa luogo perfetto per i labirinti di Schumann e Hoffmann, che svelerà il pianista Costantino Catena in dialogo con Carlo Serra. Infine il 14 e il 15 alla Fondazione Feltrinelli con la pièce dedicata a Salomon e il duo violino e pianoforte Nurit Stark- Marino Formenti".
Quanto coraggio ci vuole oggi per fare un festival così?
"Tanto e molta passione. Non c’è alcun tornaconto economico, anzi, ma la soddisfazione di creare bellezza e "muovere il pensiero" è impagabile. Siamo grati a chi ci sostiene con un crowdfounding che, accanto al sostegno di BPM e BCC e al patrocinio del Comune di Milano, ci ha permesso di continuare a realizzare quello che per noi è un sogno e anche "un bene comune".
Grazia Lissi
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