MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Piano Casa del Comune. Il sindaco accelera: diecimila nuovi alloggi nelle aree pubbliche

L’assessore Bardelli: la nostra città rischia una gentrificazione drammatica. De Albertis (Assimpredil): Milano non inclusiva, serve equilibrio negli interventi.

Piano Casa del Comune. Il sindaco accelera: diecimila nuovi alloggi nelle aree pubbliche

L’assessore Bardelli: la nostra città rischia una gentrificazione drammatica. De Albertis (Assimpredil): Milano non inclusiva, serve equilibrio negli interventi.

Un piano per realizzare 10 mila appartamenti con affitti che vadano dai 40 agli 80 euro al metro quadrato annui, non più di 400-500 euro al mese, a misura di ceto medio-piccolo. Alloggi da costruire su aree pubbliche per raggiungere l’obiettivo d’intesa con i privati del settore. Il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore alla Casa Guido Bardelli partecipano all’assemblea generale di Assimpredil Ance, che si è svolta ieri mattina al Teatro Lirico, e forniscono i primi elementi del Piano Casa che il Comune presenterà nelle prossime settimane. "La missione di tutti noi, non solo della politica è trovare una risposta a questo bisogno di case – premette il primo cittadino –. Ci stiamo lavorando e non possiamo ancora promettere nulla di concreto ma o si immagina un piano da 10mila appartamenti oppure non si cambiano le cose".

Il numero uno di Palazzo Marino anticipa un numero sul quale dovrebbe girare l’intera strategia comunale. "Noi stiamo dicendo, a parte quei 65mila appartamenti di edilizia pubblica che abbiamo con Aler e MM – continua Sala – che serve un’edilizia che possa portare ad appartamenti che vanno, in affitto, tra 40-80 euro a metro quadrato all’anno". L’obiettivo del Comune è quello di lavorare con i privati, l’amministrazione è pronta a mettere a disposizione aree e risorse per costruire le case. "Bisogna capire se tutto ciò è compatibile con un ritorno decente di rendimento per chi costruisce e poi bisogna capire come il Comune può mettere del suo per aiutare a trovare questo equilibrio", sottolinea il sindaco, il quale annuncia che l’11 ottobre si svolgerà il tavolo con i rettori delle università cittadine per provare a delineare una strategia condivisa per aumentare il numero di alloggi a favore degli studenti. Sul palco dell’Assemblea di Assimpredil, poco dopo, sale l’assessore Bardelli, subentrato lo scorso 8 luglio all’ormai ex assessore alla Casa Pierfrancesco Maran, nel frattempo eletto all’Europarlamento. Bardelli conferma l’obiettivo degli alloggi da 40 a 80 euro al metro quadrato annui e dice a chiare lettere che per realizzarli "il Comune metterà in gioco aree pubbliche", ancora top secret, e intende collaborare con i privati per creare "affitti permanenti. Se no Milano rischia una gentrificazione drammatica che non si era mai vista".

L’assessore, inoltre, cita le 2.700-2.800 case popolari sfitte e ammette che Palazzo Marino non riesce a star dietro alle ristrutturazioni di quegli alloggi per poterli subito riassegnare: "Stiamo lavorando a una soluzione, tenendo in particolar conto gli alloggi comunali in centro". Che il Comune voglia vendere quegli appartamenti vicini alla Madonnina per poter finanziare i lavori negli altri alloggi in periferia?

La presidente di Assimpredil Ance Regina De Albertis, intanto, riprende il filo del discorso di Sala sulla necessaria collaborazione tra pubblico e privato sul nodo casa e sottolinea che "partendo dal principio dell’equilibrio economico degli interventi, il privato può farsi carico di contribuire alla soluzione del tema dell’housing sociale ma entro i limiti della fattibilità economica. Di fatto, Milano è una città attrattiva, ma sta perdendo la partita dell’inclusività, rischiando di diventare una città che esclude una parte importante della popolazione caratterizzata da redditi più bassi". Sala, infine, parla della situazione dell’edilizia in città alla luce dello scontro tra Comune e Procura: "Fuga di investitori da Milano? Non l’abbiamo ancora vista ma il mercato si è fermato. Superato il periodo del superbonus 110%, registriamo una decrescita significativa, intorno al 7-8% in meno. Forse legata anche alle problematiche aperte con le inchieste in Procura. In questo momento, in ogni caso, non si può parlare di un settore florido".