ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Perse in un attimo macchina e casa: "Mai più nessuno rischi la vita"

Stefano Negro il giorno dopo l’incendio dell’auto elettrica: ci batteremo per una maggiore sicurezza

Perse in un attimo macchina e casa: "Mai più nessuno rischi la vita"

Stefano Negro accanto alla Fiat 500 che ha preso fuoco improvvisamente

"Io e mia moglie siamo ancora sotto choc. Reduci da una notte insonne, non facciamo che pensare a quello che sarebbe potuto accadere. Siamo vivi per un soffio". A parlare, nella mattinata di ieri, è Stefano Negro, proprietario della Fiat 500 elettrica, con due anni di vita e 30mila chilometri, che domenica ha improvvisamente preso fuoco mentre era parcheggiata nel box dell’abitazione della coppia, in via Saffi a Pantigliate. Il rogo non solo ha distrutto il veicolo, ma ha prodotto ingenti danni alla villetta, che è stata dichiarata inagibile. "Per il momento abbiamo trovato ospitalità da mio cognato, ma si tratta di una soluzione temporanea. Dovremo bloccare il mutuo sulla casa e cercare un nuovo alloggio, in affitto, in attesa che i periti delle assicurazioni facciano le loro valutazioni. Ahimé, prevedo tempi lunghi".

Erano le 8 di domenica mattina; di lì a pochi minuti Stefano Negro sarebbe salito a bordo della Cinquecento per dirigersi a Pavia, dove il padre è ospite di una Rsa. Secondo quanto lui stesso ha riferito, l’auto non si trovava in quel momento sotto carica, poiché era stata ricaricata la sera precedente. "All’improvviso abbiamo sentito un boato e i muri della casa si sono messi a tremare. Poi la scena agghiacciante, con la Cinquecento che ha iniziato a sputare fuoco e fiamme".

L’intervento dei pompieri ha scongiurato il peggio, ma anche l’abitazione ha riportato conseguenze pesanti. "E non ci sono solo i danni materiali, ma anche quelli professionali. All’interno dell’abitazione c’era il mio ufficio che, sebbene non raggiunto direttamente dalle fiamme, è stato compromesso: il calore ha fuso stampanti e hard disk, 30 anni di lavoro sono andati persi in un attimo – dice Negro, grafico di professione –. Per fortuna in quel momento i miei figli non erano in casa: uno dei due è solito dormire nella taverna, proprio vicino al garage".

Ora la famiglia intende rivalersi sulla casa automobilistica. "Episodi del genere non devono più succedere, il sistema delle auto elettriche va rivisto nel segno di una maggiore sicurezza. Quando abbiamo acquistato quel veicolo, eravamo del tutto convinti della nostra decisione: mia moglie avrebbe potuto recarsi a Milano senza il problema dell’ecopass e delle strisce blu. Se tornassimo indietro, certo non rifaremmo quella scelta".