MONICA AUTUNNO
Cronaca

Perquisizione, pusher arrestato. La sorpresa in cantina: due fucili

Melzo, mistero sul proprietario delle armi, un semiautomatico “Browning“ e una doppietta .

Perquisizione, pusher arrestato. La sorpresa in cantina: due fucili

Perquisizione, pusher arrestato. La sorpresa in cantina: due fucili

Due dosi di coca in tasca durante un controllo per strada, scatta la perquisizione domiciliare: e in un appartamento di Melzo i carabinieri smantellano un minimarket della droga. Al termine dell’operazione è finito in manette un albanese di 29 anni, disoccupato, senza fissa dimora e domiciliato in città, in un alloggio nella zona di via Martiri della Liberazione: in casa aveva cocaina, marijuana, materiale e arnesi da taglio, denaro contante. L’uomo è stato condotto in camera di sicurezza a Pioltello e poi trasferito a Milano per processo con rito direttissimo. Al termine di quest’ultimo l’arresto è stato convalidato, per l’arrestato si sono aperte, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, le porte del carcere.

A margine dell’arresto un giallo. In uno spazio cantina comune del condominio in cui l’uomo abita sono stati trovati un fucile semiautomatico e una doppietta. Il luogo del ritrovamento non ha consentito di accertare la proprietà delle armi: e in questo caso, le indagini, a carico di ignoti, sono ancora in corso. Sono stati i carabinieri di Melzo, l’altra notte, a perquisire l’appartamento del centro di Melzo dove dimorava l’uomo, fermato poco prima per la strada e trovato in possesso di due ‘palline’ di cocaina. Nell’abitazione, come era prevedibile, il resto: un etto abbondante di cocaina (106 grammi), 57 grammi di marijuana, 25 grammi di mannitolo (usato per il taglio della coca), oltre tremila euro in denaro contante, arnesi assortiti per il taglio e il confezionamento delle dosi, dai sacchetti ai bilancini ai coltelli.

La perquisizione è proseguita nel resto del caseggiato e nello spazio cantine. Qui l’ultima sorpresa con il ritrovamento delle armi: un fucile semiautomatico “Browning“ e una doppietta di marchio “Manufacture d’Armes“. Erano avvolti in sacchi di plastica e sono stati ritrovati in una delle cantine, al momento senza proprietario. Non è stato dunque possibile risalire al “titolare“. Si escluderebbe che siano di proprietà dell’arrestato. E mentre si indaga e si procede contro ignoti, l’ipotesi è quella che la cantina in oggetto sia stata usata come ‘deposito’ per le armi da soggetti terzi.