NICOLA PALMA E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, il pericolo sul rettilineo trafficato. Pista invasa da tir, furgoni e auto: “Chi la percorre è sempre a rischio”

Nessuna protezione nei tratti per bici e monopattini, delimitati da strisce disegnate e non da cordoli. I cittadini chiedono interventi. All’incrocio con via Comasina morì Tianjiao Li investito da un camion

Ieri nel tardo pomeriggio, poche ore dopo l’investimento, auto e tir sulla ciclabile

Ieri nel tardo pomeriggio, poche ore dopo l’investimento, auto e tir sulla ciclabile

Milano – Sono le 13. Non c’è il traffico dell’ora di punta ma in via Novate, estrema periferia nord della città, il passaggio di mezzi è continuo tra chi entra in città e chi si dirige verso l’autostrada o l’hinterland. Sulle due corsie, una per senso di marcia, si incolonnano auto ma anche camion e furgoni. Lungo i bordi, tra il marciapiedi e la carreggiata, c’è la pista ciclabile. Da entrambe le parti. Due corridoi protetti, uno per senso di marcia. “Protetti“ però solo da strisce tracciate sull’asfalto, una bianca e una gialla. Righe continue da cui i veicoli motorizzati dovrebbero tenersi alla larga. Peccato che le ruote dei mezzi pesanti – ma anche delle auto – calpestino ogni due per tre quelle strisce. Un po’ per distrazione o superficialità, ipotizziamo, perché di barriere fisiche non ce ne sono. Un po’ perché, soprattutto per i camion di grandi dimensioni, lo spazio è appena sufficiente. Quindi chi pedala o avanza sui monopattini si trova “a braccetto” con i veicoli. Altra complicazione: la pista in direzione Comasina si interrompe in corrispondenza della fermata del bus 89, il punto in cui ieri alle 8.45 è avvenuto l’incidente: grave una trentaseienne su monopattino, urtata da un camion.

Bastano 15 minuti di osservazione per constatare le continue “invasioni“ della ciclabile, all’ora di pranzo e poi anche di sera. “Io evito di percorrerla. Piuttosto porto la bici a mano finché non raggiungo la porzione davvero protetta”, dice un cittadino. Sì, perché in certi tratti – verso l’incrocio con via Comasina e avvicinandosi a Novate – i corridoi ciclabili sono separati dalla carreggiata. “Da anni – sottolinea Augusto Fancello, segretario del Comitato di quartiere Comasina – chiediamo interventi. Per prima cosa di vietare l’ingresso dei mezzi privati e commerciali provenienti da nord con una deviazione verso la Milano Meda oppure con divieto di accesso in determinati orari. Causa di incidenti è anche la velocità. Senza contare che, avvicinandosi al semaforo, i mezzi tendono a “stringere“ verso il marciapiede. Sulla destra, poi, in corrispondenza dell’incrocio, c’è anche l’ingresso di un parcheggio che rende il punto ancora più critico”.

All’angolo con via Comasina era avvenuta una tragedia l’8 maggio del 2023, giorno in cui Tianjiao Li, cinquantaquattrenne cinese, fu travolto e ucciso da un tir mentre andava al lavoro. In sua memoria resta una bici dipinta di bianco. L’incidente, ieri, è avvenuto qualche decina di metri più in là, sul rettilineo delimitato dalle strisce. Quanto a ciclabili “disegnate“, i pm hanno già acceso i riflettori su piste che, a loro avviso, sarebbero state progettate male: quella di via Francesco Sforza, dove il 20 aprile 2023 morì, investita da una betoniera, la ciclista Cristina Scozia, e quella tra piazzale Loreto e viale Brianza, dove il 1° febbraio dello stesso anno perse la vita in una dinamica-fotocopia Veronica Francesca D’Incà.