REDAZIONE MILANO

"Per il dopo Escobar? Un concorso pubblico"

L’assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli rilancia la sua idea Il sindaco Sala: "Ci vuole equilibrio fra consiglio e soci, non serve fare nomi"

"Mi piacerebbe che il nuovo direttore del Piccolo Teatro di Milano venga selezionato attraverso un vero e proprio concorso, solo così si potranno confrontare delle nuove idee di teatro, per rilanciarlo".

L’assessore alla Cultura e Autonomia della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, ritorna alla carica e dopo le dimissioni di Sergio Escobar, direttore dello storico teatro milanese, avvenuto dopo 22 anni di direzione, rilancia la sua idea, peraltro, dice, "condivisa anche dal presidente Attilio Fontana". Questione di metodo, quindi. E certo ieri, nella giiornata in cui è stato convocato un cda "informale", presidente Salvatore Carrubba, è questo il tema che ha tenuto banco.Chiamata diretta, del successore di Escobar, o concorso pubblico? L’assessore Galli che si riserva di incontrare in questi giorni i suoi due esponenti nel Cda del Piccolo (Angelo Crespi e ed Emanuela Carcano) "per ragionare sul dopo Escobar", ( Regione Lombardia è uno dei socio della Fondazione)insiste affinchè non si perda un’occasione storica e "i tempi per far un concorso pubblico ci sono".

Galli mette in evidenza che "la questione del Piccolo è molto importante e delicata, sia perchè si tratta indubbiamente di uno dei più importanti teatri europei, sia per le circostanze in cui sono maturate le dimissioni di Escobar, che ha interrotto anzitempo il suo rapporto di collaborazione (la scadenza era prevista per fine settembre con una possibile proroga in novembre, ndr), per effetto anche di una ‘insurrezione interna’, perche’ tutto è cominciato con una lettera dei dipendenti del Piccolo".

E il sindaco Beppe Sala, in merito alle dimissioni di Sergio Escobar, precisa che "bisognerà trovare un equilibrio tra il consiglio, che deve dare un’indicazione, e i soci". Consultazioni già partite. Sala insiste nel dire che "bisogna sentire gli altri soci perché è chiaro che se ognuno di noi, io Franceschini, Fontana, partiamo facendoci i nostri nomi in testa diventa sbagliato".

E di nomi, ne girano eccome.

Da Carmelo Rifici, attuale direttore della scuola del Piccolo e direttore artistico di Luganoinscena, allievo di Ronconi, ad Antonio Latella, regista molto conosciuto all’estero, da Filippo Fonsatti, direttore del teatro Stabile di Torino a Umberto Angelini,m curatore artistico del Teatro dell’Arte in Triennale.

Tanti nomi e poco tempo ma come sostiene Salvatore Carrubba presidente del Cda del Piccolo, favorevole , perlomeno in linea teorica, al procedimento pubblico, "in un mese si fa anche il Papa" perchè no quindi anche il nuovo direttore del Piccolo?Non resta che attendere. Re mi.