
Un sede Inps
Buccinasco (Milano) - Ha fatto finta di niente per 23 anni. Il padre era morto nel 1994, ma la donna, oggi 73enne, ha continuato a intascarsi la pensione del genitore fino al 2017. In più, ha sfruttato un errore nella registrazione della data di nascita all’Anagrafe tributaria: il padre risultava infatti nato il 28 luglio del 1911, mentre il giorno esatto era il 27 luglio dello stesso anno. Quando l’Inps ha effettuato degli accertamenti, è quindi venuto fuori che l’uomo, nato un giorno prima rispetto a quanto risultava all’Anagrafe tributaria, era morto nel marzo del 1994. Nonostante il decesso, gli assegni della pensione continuavano a essere incassati dalla figlia, anche lei pensionata e proprietaria, insieme al marito, di un immobile a Buccinasco.
A mettere in luce il raggiro, è stata una mossa che la donna pensava potesse passare inosservata: nel 2017, ha deciso di chiudere il conto cointestato con il padre, "una misura accorta e prudenziale volta a interrompere il comportamento illecito per lungo tempo messo in atto, ma nel contempo a cancellare le tracce della appropriazione commessa in danno dell’Inps", scrive il gip di Milano Guido Salvini, che ha disposto, in seguito all’inchiesta condotta dalla pm Cristiana Roveda, il sequestro preventivo della somma che la donna si è intascata in tutti questi anni: ben 407mila euro in totale.
Gli approfondimenti dell’Istituto pensionistico erano partiti proprio in seguito alla chiusura del conto, effettuando una verifica "dell’esistenza in vita del titolare che avrebbe avuto ormai 110 anni", prosegue il giudice per le indagini preliminari. Così, l’Inps, al termine di tutti gli accertamenti, ha scoperto che l’uomo era morto da oltre 23 anni e che la figlia non ne aveva comunicato il decesso. Durante questo lungo periodo di tempo, la donna aveva trasformato gli assegni ricevuti in bonifici esteri, "ragione per cui le somme indebitamente percepite non sono più direttamente recuperabili", si legge sulle carte. Per questo, è stato disposto ed eseguito dalla Guardia di finanza il sequestro per "equivalente delle risorse patrimoniali, economiche e finanziarie riferibili" della 73enne, proprietaria col marito di metà di un immobile a Buccinasco e pensionata".