ANNA GIORGI
Cronaca

Pellicanò, confermati 30 anni per la strage di via Brioschi

La Cassazione respinge i ricorsi per riformulare la pena

La casa distrutta

Milano, 6 febbraio 2020 - Non ci sarà alcuna riformulazione della pena per Giuseppe Pellicanò, il pubblicitario di 50 anni accusato di strage e devastazione per aver causato l’esplosione del suo appartamento in via Brioschi, nel giugno 2016. La Cassazione ha respinto il ricorso che i suoi legali avevano presentato contro la condanna a 30 anni, puntando tutto sulla parziale incapacità di intendendere e volere, dovuta all’assunzione di farmaci per via di un forte stato depressivo. Era stato respinto anche il ricorso presentato dalla Procura generale contro la sentenza pronunciata in secondo grado, che aveva attenuato la pena passata dall’ergastolo, in primo grado, a trent’anni. Con la decisione degli Ermellini si chiude definitivamente una delle vicende più tragiche degli ultimi anni.

Prima della sentenza d’Appello Pellicanò aveva preso la parola in aula per leggere una lettera ai familiari delle vittime, pure loro in aula, per dire, questo il senso, che per lui la vera "pena" era essere lì a guardare in faccia la realtà e tutti coloro a cui ha fatto del male. Il sostituto pg Daniela Meliota, nella sua requisitoria, aveva descritto invece lo stato di Pellicanò al momento del delitto come quello di "chi ha ucciso per rabbia, rancore, gelosia e per essere stato offeso nel suo orgoglio maschile".

Il pubblicitario depresso, non sopportava l’idea che la moglie, Micaela Masella, si stesse rifacendo una vita e andasse ad abitare proprio nel palazzo di fronte. Così decide di svitare il tubo del gas della cucina e di far saltare in aria l’appartamento in cui viveva uccidendo la moglie. Nel lungo periodo di carcerazione il pubblicitario ha tentato il suicidio più volte, di recente con un abuso di farmaci, ma se l’è cavata con una lavanda gastrica. L’uomo aveva tentato il suicidio, più volte, negli ultimi momenti della storia con Micaela: aveva platealmente annunciato l’intenzione di piantarsi coltelli alla gola o buttarsi dal balcone. Poi, ha staccato il tubo del gas in casa. Con il risultato che l’unica morta è la moglie, le due figlie piccole sono senza genitori e, tragedia nella tragedia, due ragazzi incolpevoli sono saltati in aria per la follia di un marito lasciato.