REDAZIONE MILANO

Pazienza, Tamburini e Visintin L’arte di Frigidaire all’asta

Battute le illustrazioni di alcuni tra i migliori talenti del fumetto italiano anni ’80. In catalogo 120 lotti, "Paziembran" il pezzo più costoso: valutato fino a 18mila euro

Una rivista di resistenza. Resistenza contro l’alta marea delle ideologie politiche che avevano avvelenato gli anni precedenti e contro un orizzonte di edonismo sfrenato. Una fucina di talenti, su pagine che seppero travalicare le logiche dell’informazione settoriale, accostando fumetto e giornalismo d’assalto, in un progetto perennemente in bilico su arte, satira, musica, politica, letteratura e filosofia. Il tentativo dichiarato era quello di “un racconto fenomenologico del mondo, per uscire dall’universo delle ideologie che negli anni Settanta avevano avvelenato anche l’analisi”. Un esperimento riuscito, Frigidaire, rivista di culto che segnò un’epoca. Non stupisca dunque l’appuntamento di domani: alle 18 scatta l’asta di Comic Art di Art-Rite Auction House, una delle vendite più amate tra quelle proposte dalla casa d’aste milanese che in pochi anni ha saputo consolidarsi nel settore del fumetto. Il catalogo annovera un nucleo di 120 lotti, per la maggior parte di autori italiani, scelta che rientra nel preciso intento del capo-dipartimento Federico Manusardi di valorizzare principalmente gli artisti nazionali.

Grande spazio agli autori cosiddetti “frigideriani“, provenienti dall’universo Frigidaire e da riviste “gemelle“ come Il Male, Cannibale, Frizzer.

Da Andrea Pazienza a Stefano Tamburini, da Vincino a Fabio Visintin, disegnatori che hanno segnato con il loro talento cristallino uno dei momenti d’oro dell’illustrazione italiana. A partire dal toplot: un raro autoritratto di Andrea Pazienza, esposto nella mostra “Pasolini Pascali Pazienza. Segni e disegni corsari” al Museo Fondazione Pino Pascali, dal titolo “Paziembran”, del 1975 (stima 13.000-18.000 euro). Sempre di Pazienza, insieme al collega e direttore Vincenzo Sparagna, è “Basta Amore”, pennarello e collage su carta applicato su cartone del 1985 (6.000-8.000 euro) parte del progetto sulla “Pittura maivista”, movimento multiforme che in modo ironico ha voluto schierarsi contro la canonica distinzione tra “arte per il popolo” e “arte per le élites”. Verranno battute opere di Stefano Tamburini, tra cui “Meglio un falso bello”, tecnica mista e collage su carta del 1984 (3.000- 4.000). Spicca la copertina del primo volume di “Collezione Tempi supplementari” firmata da Fabio Visintin (1986, stima 2.000-3.000 euro). Rilevante inoltre la presenza in catalogo di autori classici, come Tacconi, Magnus, Micheluzzi. E non mancano gli autori moderni: il manifesto ufficiale Ferrari GP d’Emilia del 2020 di Patrizio Evangelisti, e i due “bonelliani“ Enrique Breccia e Akab con la tavola originale del Dylan Dog Color Fest.