Patteggia l’eurodeputato di FdI Carlo Fidanza: "Accetto a malincuore per restare in politica"

MILANO

L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza ha patteggiato una pena a un anno e 4 mesi, con sospensione condizionale, per la vicenda del presunto accordo del seggio comunale a Brescia fatto ottenere nel giugno 2021 a Giangiacomo Calovini, esponente a lui vicino e primo dei non eletti del partito, in cambio dell’assunzione come assistente europarlamentare del figlio, allora diciassettenne, di Giovanni Acri, che si dimise lasciando vacante il posto. La proposta tra l’avvocato Enrico Giarda e il pm Giovanni Polizzi è stata ratificata dalla gip di Milano Stefania Donadeo. L’accordo tiene conto del risarcimento del danno e della riqualificazione del reato da “corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio” a quello più lieve di “corruzione per esercizio della funzione”. Escluse poi le pene accessorie come l’interdizione dai pubblici uffici, che consente a Fidanza di restare in carica a Bruxelles. Lo stesso patteggiamento è stato concesso anche al coindagato Calovini, eletto alla Camera nell’ultima tornata elettorale. "Ho accettato a malincuore questa soluzione, al solo scopo di poter continuare la mia attività politica senza la minaccia pendente di un lungo processo che avrebbe potuto portare ad una richiesta di condanna assolutamente sproporzionata rispetto alla natura e all’entità dei fatti", ha affermtao Fidanza. "Ho deciso di patteggiare poiché non implica assunzione di responsabilità penale".

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