Tragico parto al San Paolo, neonata morta dopo poche ore: si indaga per omicidio colposo

Milano, nel mirino dei pm la tecnica della ventosa che avrebbe causato gravi danni. E la decisione di non procedere con un cesareo d’urgenza

La piccola era nata un anno fa a mezzanotte ma è rimasta viva poche ore

La piccola era nata un anno fa a mezzanotte ma è rimasta viva poche ore

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Milano, 16 settembre 2022 - Tragico parto all’ospedale San Paolo, finito con la morte a poche ore dalla nascita della piccola Angelica (nome di fantasia). I fatti risalgono a parecchi mesi fa, ma si sono saputi soltanto in questi giorni, che le indagini aperte dalla procura volgono al termine. Il fascicolo aperto con l’accusa di omicidio colposo è ancora contro ignoti, presto sarà formalizzata l’iscrizione al registro degli indagati dei medici ginecologi che erano in sala parto. La piccola Angelica, stando all’esito delle perizie chieste dalla procura, depositate in questi giorni, sarebbe morta per le conseguenze di una grave anossia che le avrebbe poi procurato gravi danni a più organi.

La piccola, nata a mezzanotte, sarebbe morta poche ore dopo alla Mangiagalli dove era stata trasportata nel tentativo di un intervento di rianimazione disperato. La piccola però, data la vastità dei danni provocata dalla ipossia, non avrebbe mai avuto alcun segno di ripresa. La denuncia era partita dalla famiglia della piccola, la madre, 36 anni, italiana aveva avuto una gravidanza senza alcuna complicazione e la bimba fino al momento del parto era sana. Tutto si sarebbe complicato al momento del parto con l’utilizzo della ventosa.

A finire sotto i riflettori degli inquirenti le ore intercorse fra l’inizio del travaglio e il parto. Il pm Mauro Clerici avrebbe disposto subito una perizia e l’esito di una prima consulenza avrebbe confermato proprio le manovre errate durante il parto e la scelta rivelatasi sbagliata di non procedere con un cesareo d’urgenza. I medici, stando sempre alla perizia della procura, avrebbero infatti allungato troppo i tempi, nonostante le evidenti difficoltà respiratorie della bimba e della mamma, fino a quando la piccola Angelica sarebbe nata con l’aiuto di una ventosa premuta più volte sulla testa,che le avrebbe causati i danni più gravi, tra cui una paralisi.

Da qui la decisione di un trasporto d’urgenza alla Mangiagalli, inutile però, perché la bambina morirà poche ore dopo. Il fascicolo è aperto, per ora, ancora contro ignoti, nonostante sia passato quasi un anno, ma le indagini per accertare quanto è successo si sono rivelate particolarmente difficili. Si attende l’esito di un’altra perizia più specifica che andrà letta anche alla luce dell’esito dell’autopsia disposta sul cadaverino. L’ultima tragedia registrata al San Paolo era stata la morte di una donna deceduta dopo un parto difficile.

La tragedia era avvenuta nel giugno del 2015. La donna, una 20enne marocchina, era morta all’Humanitas dove era stata trasferita dal San Paolo in condizioni disperate. Secondo le indagini del pm Francesco De Tommasi e secondo una consulenza disposta della Procura, l’utilizzo della tecnica della "ventosa", considerata anche desueta dagli inquirenti, era stata preferita al cesareo, e avrebbe provocato una vasta lacerazione con una emorragia importante che nessuno era riuscito a fermare. Le due ginecologhe erano state condannate a un anno e quattro mesi, sospensione condizionale della pena per omicidio colposo.

 

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