Parità femminile? La strada è ancora lunga

Cinzia

Boschiero*

Si discute di “curve” o “quote”….di donne “in costume” e di donne “in esposizione” a tutti i livelli… mentre a Milano l’associazione toponomastica femminile organizza un giro a “curve” in bicicletta per conoscere i volti femminili da ricordare nella storia e c’è il progetto europeo MASP, di cui è partner il Comune di Milano, all’interno del Programma EaSI, che si è posto la finalità di cambiare la prospettiva della conciliazione vita-lavoro passando da un concetto di equilibrio a uno di sinergia e, grazie a una suddivisione più equa delle responsabilità familiari tra uomo e donna, incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Tuttavia alcuni dati italiani ed europei testimoniano che troppo spesso le donne non votano le donne; altri dati sui progetti di cooperazione e studi sulla leadership evidenziano purtroppo che, ancora oggi, le donne non hanno la cultura dello stare assieme per un obiettivo perché sono meno “allenate culturalmente” nel fare gioco di squadra tra di loro, anzi sono le prime ad affossare altre donne; inoltre, se si analizzano i social, e non solo quelli, troppo spesso le donne sono vittima di insulti, attacchi, oltre che di osservazioni pungenti, più spesso per la loro esteriorità e meno per quanto dicono. Insomma c’è ancora molto da fare sulla differenza di genere e siamo qui, in una Italia in crisi, nazione ancora piena di pregiudizi, a ridiscutere di quote rosa, quando sarebbe il caso di alzare la QUOTA delle CURVE di ogni statistica…collaborando uomini e donne con progetti innovativi.

*Giornalista

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