LAURA LANA
Cronaca

Il Parco Nord diventa più grande: 150 ettari in più. L’ampliamento sarà realtà

Via ufficiale dell’iter di annessione. Il presidente Marzorati: "Un orecchio verde sulla tangenziale"

Parco Nord, 150 ettari in più. L’ampliamento diventerà realtà

Da sinistra Riccardo Gini, il sindaco, Giuliana Daniele, l’assessore Comazzi e Marzorati

Milano – Il progetto del grande parco prende vita. Dopo la conferenza dei servizi di settimana scorsa, è stato dato il via ufficiale all’iter di annessione dei circa 150 ettari, a nord di Cinisello, all’area protetta del Parco Nord Milano. "Un orecchio verde sulla tangenziale", lo ha definito il presidente Marzio Marzorati. "Avviamo un processo importante, dopo una spinta arrivata dal basso e condivisa. L’unanimità di questo progetto è un lavoro di tessitura delle differenze della comunità: qualcosa di non banale per le istituzioni".

I terreni cinisellesi del Grubìa entreranno così nel patrimonio del Parco Nord, grazie alla proposta accolta dal Comune e avanzata da 53 sodalizi, "che si sono riconosciuti sul tema del verde urbano come patrimonio e bene di interesse collettivo da salvaguardare, gestire e curare - ha sottolineato Giuliana Daniele, rappresentante del comitato delle associazioni per il Grande Parco –. Dobbiamo elencare i benefici di questa scelta: abbassamento delle temperature, diminuzione di C02, capacità fonoassorbente, ricadute positive sulla salute, sulla biodiversità e miglioramenti socio-economici per l’immagine della città". Dopo questa vittoria, il comitato ha presentato una nuova richiesta al sindaco Giacomo Ghilardi, che ha già dato il via libera: "l’istituzione di un tavolo di lavoro per la progettazione collettiva sulle aree agricole e di fruizione".

L’ultima fase burocratica sarà in capo alla Regione per l’approvazione del nuovo perimetro del parco: 24 mesi, di cui 9 destinati alla pubblicazione e alla raccolta delle osservazioni dei portatori di interesse. "Ci impegniamo a chiudere il procedimento in tempi brevi - ha promesso Gianluca Comazzi, assessore regionale al Territorio e sistemi verdi -. I parchi devono essere occasione di sviluppo. Tutelare quest’area, in un territorio così urbanizzato, è una scelta coraggiosa e non scontata".