MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Tossici e sbandati al parco Candia, davanti ai bambini. La protesta delle famiglie: “Qui è la stanza del buco”

I tossicodipendenti sfrattati dal cantiere del Villaggio olimpico occupano l’area verde in zona corso Lodi. La rabbia dei genitori

Il bagno chimico denunciato dai cittadini come “rifugio“ per gli schiavi dell’eroina

Il bagno chimico denunciato dai cittadini come “rifugio“ per gli schiavi dell’eroina

Milano – Il cantiere del Villaggio olimpico ha sfrattato spacciatori e tossici che bivaccavano nell’area dell’ex scalo Romana, i quali però si sono trasferiti con dosi e siringhe nel poco distante Parco Candia, tra via Sannio e via Colletta, zona corso Lodi. Nell’area verde, negli ultimi giorni, la situazione è diventata intollerabile, raccontano residenti e genitori dei bambini che frequentano la scuola di via Colletta. Cittadini che ieri pomeriggio si sono ritrovati nel Parco Candia per chiedere alle forze dell’ordine, al Comune e al Municipio 4 di fare qualcosa. La portavoce dei residenti, Karol Firrincieli, afferma che l’area verde "è stata presa d’assalto da diversi sbandati e tossici che consumano la droga nel parco, davanti agli occhi increduli di noi genitori e dei nostri figli. E poi, una volta finito, lasciano tutto lì". Una situazione che ricorda quelle tristemente note negli anni Ottanta, quando l’eroina la faceva da padrona nelle strade milanesi e non solo.

Il cartello dei residenti
Il cartello dei residenti

Il volantino distribuito dai residenti recita “Giù le mani dal Parco Candia" ed elenca cinque punti per difendere l’area verde da spacciatori e tossici. Primo: incremento delle aree videosorvegliate nella zona, in particolare nei punti più sensibili (nei dintorni del nido e della scuola materna/elementare, del Parco Candia, nella scalinata che collega via Sannio a corso Lodi). Secondo: maggiore presenza delle forze dell’ordine per contrastare lo spaccio di droghe pesanti e la prostituzione, fenomeni purtroppo aumentati esponenzialmente nelle ultime settimane. Terzo: chiusura temporanea (fino alla risoluzione del momento maggiormente critico) della toilette del Parco Candia, diventata un’autentica stanza del buco e luogo di prostituzione. Quarto: chiusura notturna dei cancelli del parco tramite lucchetti e installazione di luci blu fluorescenti (che impediscono una facile individuazione delle vene) nella suddetta toilette per disincentivare il consumo di droghe pesanti. Quinto: migliore manutenzione e maggiore pulizia del parco, aumentando le aree giochi per bambini e le aree cani attrezzate in zona. Tant’è. Al presidio dei genitori hanno partecipato l’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli e il presidente del Municipio 4 Stefano Bianco.

L'assessore Marco Granelli
L'assessore Marco Granelli

Il sindaco Giuseppe Sala, intanto, comunica che le dirette su Instagram da giugno non saranno più settimanali e annuncia che nelle prossime settimane andrà nei vari quartieri della città: "Mi farò accompagnare da voci della società civile che mi aiuteranno a raccontare le realtà degli stessi quartieri". I nuovi appuntamenti si chiameranno “Ci vediamo (anche) in quartiere“.