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Milano ricorda Paolo Borsellino, Nando dalla Chiesa: "Sbagliato pensare che sia retorica"

Il figlio del generale ucciso da Cosa Nostra a Palermo il 3 settembre 198, professore all'Univesrità ha spiegato: "Si tratta di una memoria passata con molta facilità nelle nuove generazioni. Lo vedo nei miei studenti"

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (Ansa)

Milano, 19 luglio 2015 - Milano ricorda Paolo Borsellino, nel giorno del 23/mo anniversario della strage di via D'Amelio a Palermo, dove persero la vita il giudice e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli. La giornata che il capoluogo lombardo dedica al magistrato siciliano è suddivisa in due appuntamenti, al mattino dalle 10.30 si svolge un convegno-seminario in Sala Alessi a Palazzo Marino sull'impegno antimafia nel nord Italia e al pomeriggio alle 16.58 si osserverà un minuto di silenzio assieme alle associazioni antimafia della città all'albero Falcone-Borsellino, in via Benedetto Marcello.

"E' bello vedere che si tratta di una memoria passata con molta facilità nelle nuove generazioni", ha commentato il professore di Sociologia delle criminalità organizzata all'Università degli Studi di Milano Nando dalla Chiesa,  figlio del generale ucciso da Cosa Nostra a Palermo il 3 settembre 1982. E ancora: "Sbaglia chi pensa che ricordare il magistrato Paolo Borsellino il 19 luglio di ogni anno sia solo un esercizio di retorica fine a se stesso. Lo vedo nei miei studenti a cui il messaggio della memoria della strage di via d'Amelio è passato attualizzato: partecipano con entusiasmo ai corsi universitari in cui scientificamente si analizzano gli scenari della criminalità organizzata italiana e internazionale, giovani che impostano le loro vite nella lotta alla mafia". "Quella di oggi è una giornata importante. Nonostante sia domenica di luglio spero che questa data venga ricordata per il valore che ha nella storia nazionale", ha concluso dalla Chiesa.