L'avvocato Paola Marioni e l'identikit dell'aggressore
Milano, 18 ottobre 2022 - No all'archiviazione: si riapre l'inchiesta della Procura di Milano sull'aggressione dell'avvocatessa Paola Marioni, accoltellata nel suo studio a Milano, il 20 luglio del 2017. Si tratta della decisione del gip Luca Milano che ha respinto la richiesta avanzata dal pm Giovanni Polizzi di archiviare l'indagine nella quale sono indagate per tentato omicidio due persone.
Il giudice, con un provvedimento depositato in questi giorni, ha 'ordinato al pubblico ministero approfondimenti in particolare su uno degli indagati. Si tratta di un pregiudicato che in passato aveva già aggredito altri avvocati ed era pure stato condannato. L'uomo, per altro, era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza ed era stato riconosciuto da alcuni testimoni. Sulla scorta di ciò e di altri elementi, sono stati ritenuti incompleti gli accertamenti finora svolti che quindi dovranno proseguire per sei mesi, questo il temine concesso.
Secondo la ricostruzione finora emersa, il legale quel pomeriggio del luglio di 5 anni fa aveva segnato nella propria agenda un appuntamento per le 18:45 nel suo studio di via dei Pellegrini, non molto lontano dal palazzo di Giustizia. Accanto all'orario, anche un cognome poi risultato inesistente. "Così impari per la prossima volta", le avrebbe urlato l'aggressore mentre la colpiva per cinque volte al petto con un coltello. Le grida di aiuto di Marioni erano state sentite da una persona che in quel momento si trovava nella palazzina e che si era precipitata nell'ufficio per capire cosa stesse accadendo. Nel frattempo però l'aggressore era riuscito a fuggire. Per il caso venne indagato pure un pensionato poi scagionato dal Dna.