Panico e autolesionismo Ragazzi dallo psicologo

Da gennaio a giugno i consultori della Martini ne hanno accolti due al giorno. Numeri quasi raddoppiati da prima dell’epidemia: "Emergenza continua"

di Barbara Calderola

Panico, ansia, angoscia, autolesionismo e isolamento: due ragazzi al giorno sul territorio finiscono dallo psicologo, da gennaio a giugno i consultori della Fondazione Martini a Trezzo, Melzo, Cernusco, Peschiera e Vimercate ne hanno presi in cura 394 fra i 6 e i 17 anni.

Numeri quasi raddoppiati da prima dell’epidemia. Soffrono di attacchi di panico, oppure si fanno del male, sono depressi e quasi tutti "si ritirano dalla vita".

Uno strazio per chi li vorrebbe felici. "L’emergenza non va in vacanza, è Sos minori", dice il direttore generale Gabriele Pirola. Anzi, i conflitti che prima covavano sotto le ceneri e che la pandemia ha portato a galla sono esplosi con tutto il loro carico corrosivo. Rapporti rabbiosi con i genitori e lontananza dagli amici, le micce che hanno innescato la bomba. A preoccupare è anche il fatto che, a differenza che in passato, adesso, sono gli stessi studenti a chiedere aiuto o i loro genitori. Prima che il SarsCov 2 cambiasse tutto erano scuole, neuropsichiatri, cioè chi li osservava dall’esterno, "ora invece l’urgenza di affrontare il problema è percepita dagli stessi ragazzini".

La diagnosi generale è "fragilità emotiva", il pesante tributo pagato dai giovanissimi alla crisi sanitaria. I bisogni si moltiplicano, ma le risorse sono limitate. Per questo la Fondazione lancia una raccolta fondi a favore "di chi non può essere lasciato solo".

"Dal 2020 a oggi abbiamo investito 100mila euro nel servizio che mette a disposizione un pool di specialisti, il percorso per i pazienti è gratuito – ricorda Pirola –. Non possiamo abbandonare i giovani a se stessi, non sono in grado di fare fronte a un carico emotivo così pesante. Ma per continuare abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Possiamo venirne fuori, se ricominciamo proprio da loro, che per fortuna hanno imparato a lanciare l’allarme. Devono poter continuare a farlo. Vogliamo dare a tutti questa possibilità".

Le liste d’attesa si allungano ancora, solo durante la prima aggressione del virus i consultori avevano offerto duemila sedute piscologiche on-line anche ad adult, e ora è anche peggio: "In genere in un anno ci occupiamo di 650 adolescenti, adesso in un solo semestre siamo quasi a 400". L’appello è "a donare": www.fondazionemartini.orgemergenzaminori.

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