Il pedofilo seriale è stato arrestato dai carabinieri
Ha violentato sua figlia da quando lei era solo una bambina tre anni, ha filmato gli abusi e ha proposto a un altro uomo di partecipare. È questo l’orrore che un uomo di 46 anni ha confessato, sotto interrogatorio, davanti al giudice per le indagini preliminari di Milano.
L’uomo era stato arrestato due giorni dai carabinieri con le accuse di violenza sessuale aggravata e produzione di materiale pedopornografico. Gli abusi sono iniziati nel 2015, quando una delle sue figlie aveva appunto tre anni. È stato proprio l’uomo a cui ha chiesto di partecipare alle violenze, con cui aveva una relazione, a denunciarlo.
Il 12 maggio, davanti al giudice Guido Salvini e al pubblico ministero Giovanni Tarzia, il quarantaseienne ha riferito che questi suoi “deliri sessuali” si sono manifestati, “solo negli ultimi due o tre anni”, dopo che si era separato dalla moglie e viveva in un camper e quando ha cominciato a “fumare crack”.
L’accusa di produzione di materiale pedopornografico muova dal fatto che il padre avrebbe ripreso col telefono le violenze. L'indagato, scrive il giudice nell'ordinanza, “in frequente stato di alterazione psico-fisica legata al consumo di sostanze stupefacenti”, tra cui la cocaina, “utilizza la figlia per soddisfare le proprie perversioni sessuali all'interno del camper in cui vive, premurandosi anche di registrare gli abusi consumati”.
Il giudice ha messo in evidenza anche “la gravità della proposta” rivolta all'altro uomo “di coinvolgere la bambina in rapporti tra adulti, rafforzata dalla condivisione di file multimediali espliciti aventi per oggetto la bambina stessa”.
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