Paderno, gli ambientalisti: "Vasca? Idea primitiva. Si impari dall’Europa"

Riuniti sotto un unico coordinamento continuano a osteggiare il bacino del Seveso. Pronto anche un esposto

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di Monica Guerci

Giovedì la mobilitazione contro la vasca del Parco Nord. Ieri la presentazione di “Un modello di infrastruttura verde”, concreta alternativa al contestato progetto del bacino artificiale. Pronto anche un esposto. In cantiere ci sono campagne informative, flash mob, dirette social. Un passo dopo l’altro si muove il fronte della contestazione, riunito nel comitato coordinamento del torrente Seveso (Ccts) che raggruppa, sotto un unico cappello, tutte le anime che si battono per fermare gli scavi: da Bresso a Senago e Paderno, da Cormano a Cusano. L’esposto sarà depositato in queste ore, l’obiettivo è accendere i riflettori sui possibili rischi per la salute causati dai liquami che andranno a confluire nelle vasche. E in tempi di Covid, "la preoccupazione su questo tema, non può mancare: qui vale il principio di precauzione e responsabilità", precisano gli ambientalisti riuniti nella sede di Legambiente a Paderno. Il tema centrale della lotta restano le osteggiate vasche. "Sia dal punto di vista idraulico urbanistico sia sociale e culturale, rappresentano un salto all’indietro, una soluzione primitiva quanto può essere oggi una cloaca a cielo aperto", aggiungono dal comitato, invocando contro i rischi idraulici il cambio di passo verso l’applicazione dell’invarianza idraulica. Vale a dire? "Seguire i principi del risparmio idrico, della separazione, riciclo e riuso dell’acqua meteorica previsti nella legge regionale 4 del 2016".

Esempi si trovano in tutta Europa. "Per risolvere il problema delle esondazioni su Milano fino a oggi è stata prodotta molta carta e pochi fatti. Noi proponiamo un progetto multidisciplinare, sostenibile a 360 gradi, costi compresi. Un progetto che senza ignorare quanto già fatto fino a oggi, permette di riqualificare l’intero bacino del Seveso. Si tratta di soluzioni rispettose di una nuova coscienza ecologica, dove salute e difesa del territorio, delle piante e del blocco del consumo di suolo rappresentano i punti cardine", sottolinea Luigi Lunardi, presidente di Legambiente Paderno che pensa a un incontro pubblico per illustrare ai cittadini il lavoro fatto. Alle istituzioni, il comitato chiede un "piano per l’invarianza idraulica" e che il Seveso sia ripulito "seppure per tappe e secondo un preciso disegno". Gli attivisti, inoltre, chiedono un confronto sul progetto “Parco fluviale del Seveso” con il sindaco di Milano. Ma oggi la priorità è fermare l’arrivo delle ruspe al Parco Nord. "Agosto spesso è stato sinonimo di colpi di mano e furfanterie. Qui però nessuno è distratto e con la testa in vacanza", la chiosa degli ambientalisti.

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