Ottobre caldo, niente riscaldamenti fino al 28

Dopo lo slittamento di una settimana voluto dal Governo, il Comune ha deciso di rinviare fino al 29 ottobre l’accensione dei termosifoni

di Massimiliano Mingoia

La cosiddetta “ottobrata’’ fa slittare l’accensione degli impianti di riscaldamento a fine mese. Il Comune, insomma, ha deciso di prorogare di un’altra settimana, fino al 29 ottobre, il rinvio già deciso dal Governo Draghi fino al 22 ottobre. Slittamento si somma a slittamento per un totale di 14 giorni complessivi. Sì, perché le temperature ancora quasi primaverili consentono di lasciare spenti i caloriferi e, soprattutto, di risparmiare energia in un periodo in cui, a causa della crisi provocata dalla guerra tra Russia e Ucraina, l’Italia ha un disperato bisogno di contingentare le risorse energetiche e i cittadini di minimizzare quanto più possibile il caro-bollette.

Ma veniamo ai dettagli sulla decisione presa da Palazzo Marino, il quale, in una nota, spiega che "le alte temperature registrate in questi giorni, insolite per la stagione, oltre a un innalzamento dei Pm10 presenti nell’aria della città affiancato dall’esigenza di ridurre i consumi, hanno motivato il Comune a posticipare l’accensione degli impianti di riscaldamento". Risultato: il sindaco Giuseppe Sala ieri ha firmato l’ordinanza per la riduzione del periodo di esercizio degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento posticipandone l’accensione al 29 ottobre. "Il provvedimento – continua la nota comunale – è in continuità con il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas (Dl Cingolani), che prevede, al fine dell’abbattimento dei consumi di gas naturale, l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento". E ancora: "L’ordinanza rafforza l’attenzione dell’amministrazione per la tutela e la qualità dell’aria respirata dai cittadini e cittadine visto che gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante, anche se non la principale, fonte di emissioni elementi di inquinanti atmosferici".

L’amministrazione comunale, inoltre, precisa che "il posticipo dell’accensione degli impianti di riscaldamento non è previsto per ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per azioni e minori, nonché per le strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali. Esentate anche scuole materne, asili nido oltre a piscine, saune ed edifici adibiti ad attività industriali e artigianali".

Palazzo Marino, intanto, ha lanciato la campagna di informazione, ideata insieme al Politecnico, sui "cento consigli per l’ambiente", finalizzati a far risparmiare energia ai milanesi grazie a comportamenti virtuosi. La campagna, avviata sulla newsletter del Comune, ieri proponeva il seguente consiglio: "Sostituiamo le apparecchiature elettroniche solo quando indispensabile e con dispositivi ricondizionati. Questo ci permetterà di ridurre la nostra impronta ecologica".

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