Ottima partenza dei saldi invernali Più 10 per cento e 150 euro in spesa

Le stime di Francesco Morelli, segretario dell’associazione territoriale del corsichese Unione Confcommercio

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di Francesca Grillo

Buone notizie per i commercianti che hanno iniziato da qualche giorno i saldi invernali. I ribassi stagionali sembrano partiti bene, secondo l’analisi di Francesco Morelli, segretario dell’associazione territoriale del corsichese Unione Confcommercio. "Una partenza positiva sul nostro territorio, come emerge dalle rilevazioni raccolte su un campione di associati, sia nei quartieri centrali sia in quelli più periferici – spiega Morelli –. Si registra una crescita del 10% rispetto al gennaio 2022, con uno scontrino medio di 150 euro. La percentuale media di sconto in saldo praticata dai nostri associati è del 35%. Un andamento migliore rispetto a quello degli ultimi anni, nonostante inflazione e caro bollette". Tra i capi più acquistati dai clienti che stanno approfittando dei primi ribassi ci sono giubbotti, piumini, giacconi e maglie pesanti. Vendite positive anche per le calzature e gli accessori della moda femminile. "I consumatori confermano di tenere particolarmente all’appuntamento dei saldi, al quale non intendono rinunciare nonostante le difficoltà economiche incidano direttamente sulla capacità di spesa delle famiglie", aggiunge il segretario di Confcommercio. Un altro dato positivo: il negozio di vicinato, in periodo di ribassi, è scelto di più rispetto al canale online. "Per quanto riguarda i criteri utilizzati dai consumatori per la scelta dei prodotti da acquistare – ancora Morelli – tra qualità e prezzo il 60% indica la qualità dei prodotti quale aspetto più rilevante nelle compere. Si può dire che i dati di questi giorni ci confortano perché si avvicinano al periodo pre pandemia". La Confcommercio ha stilato un decalogo con alcuni consigli per i consumatori che si preparano ai saldi. Si parte dai cambi: "La possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato – spiega Morelli –. Per quanto concerne i pagamenti, le carte di credito devono essere accettate da parte del commerciante che, inoltre, è obbligato a indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale". Insomma, la stagione è partita bene e dà un po’ di conforto ai commercianti penalizzati in questi anni di crisi. "I saldi sono l’occasione ideale per far recuperare un po’ di ossigeno e la liquidità necessaria ai nostri negozi - conclude l’esperto - che nonostante i costi alle stelle e la crisi continuano con professionalità e impegno il proprio lavoro".

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