Il presidente della Repubblica in visita (lunedì scorso), la proposta di fare del 20 ottobre una Giornata di ricordo in tutta Italia e infine il riconoscimento da parte del ministero dei Beni Culturali dell’interesse nazionale per il monumento ai Piccoli Martiri. Gli ottant’anni della strage di bambini della scuola elementare Crispi di Gorla ha portato tante novità nel quartiere a nord di Milano, che da quel terribile 20 ottobre del 1944 non ha mai smesso di celebrare e rendere omaggio alle vittime. La manutenzione del monumento firmato dallo scultore Remo Brioschi eretto nella piazza dove fino al 1944 sorgeva la scuola Crispi sarà d’ora in avanti di competenza del ministero (finora era a carico del Comune). Una nuova importante tappa nella vita di questo monumento, realizzato grazie alla determinazione dei genitori dei 184 bimbi rimasti uccisi nella strage e dei residenti del quartiere. Dopo la Liberazione, l’area dove sorgeva la scuola (abbattuta nel 1946) sarebbe dovuta andare ai privati (anche un cinema tra i progetti in campo). I cittadini però si opposero e si presentarono dall’allora sindaco Antonio Greppi chiedendo che venisse eretto un monumento per ricordare la tragedia. I residenti di Gorla e i familiari delle vittime si autotassarono, raccolsero finanziamenti, contattarono lo scultore Brioschi e infine nel 1952 riuscirono a vedere finalmente inaugurata la commovente statua che ancora oggi sorge nella piccola piazza affacciata sulla Martesana.
CronacaOttant’anni dopo il monumento diventa di interesse nazionale