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Ottanta coltellate al trans, perizia per il killer

Serve una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere al momento del fatto di Cristian Losso, ex bancario di 43 anni che uccise con 80 coltellate il 20 luglio, in via Plana, Alves Rabacchi (nella foto), trans ed escort brasiliana. Lo ha deciso la Corte d’Assise accogliendo la richiesta del difensore, l’avvocato Davide Montani, e del pm Antonio Cristillo. Testimoniando in aula, lo psichiatra Mario Mantero, che come consulente della difesa ha visitato più volte Losso, ha spiegato che "l’intossicazione grave" per dipendenza da "benzodiazepine, alcol e cocaina", oltre che "depressione cronica, attacchi di panico e angoscia profonda", possono aver "influito sulla capacità di intendere e volere".

Nella scorsa udienza Losso aveva confessato: "Mi minacciava, continuava a chiedermi soldi e mi diceva che aveva foto e filmati su di me, l’ho fatto di sicuro, sono stato io, ma non ricordo tutte quelle coltellate". Il bancario ha raccontato che nell’ultimo periodo "da lei andavo solo per consumare cocaina e lei da settembre 2019 aveva iniziato a chiedermi sempre più soldi, quando riuscivo a pagare, pagavo".

Losso è accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dalle sevizie. A incastrare il 43enne, fermato quattro giorni dopo il delitto, erano state le telecamere di sicurezza della zona. Dopo l’omicidio il 43enne nascose il coltello nella sua camera da letto dove dormiva con la compagna. "Un distacco completo dalla realtà il suo", ha spiegato Mantero. La perizia è stata affidata allo psichiatra Marco Lagazzi e il 3 maggio il processo proseguirà con l’intervento del pm.