Ospedali in sinergia salvano una vita

Premio internazionale a un progetto di cooperazione tra il Policlinico di San Donato e il Policlinico San Pietro.

Una sinergia tra ospedali che ha permesso di salvare una giovanissima vita, e così il Policlinico San Donato si è aggiudicato il primo premio, nella categoria Collaborative projects in health, dell’European private hospital awards. Si tratta di un riconoscimento internazionale, alla sua seconda edizione, organizzato dall’European union of private hospitals e da Portuguese association of private hospitals, in partnership con EY–Ernst Young. Ad essere premiato, un progetto di cooperazione tra l’ospedale sandonatese e il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro, nella Bergamasca, per la cura della piccola Nour, una bambina bergamasca affetta da una grave malformazione cardiaca congenita. La piccola, dichiarata guarita dai medici alla fine del 2022, ossia all’età di sette mesi, era stata sottoposta, in luglio, a un delicato intervento a cuore aperto al Policlinico San Donato, condotto con successo dal professor Alessandro Giamberti, responsabile dell’unità di Cardiochirurgia pediatrica e Cardiochirurgia dei congeniti adulti, e dalla sua équipe. Il percorso di cura di Nour era iniziato al Policlinico San Pietro col cardiologo pediatra Paolo Ferrero, referente dell’ambulatorio locale e al tempo stesso ricercatore dell’Unità di cardiopatie congenite del Policlinico San Donato, fino al trasferimento nel Milanese, non appena la bambina aveva dato segni di scompenso cardiaco. "Il Policlinico San Donato è onorato di aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento ed è lieto che sia stato premiato un progetto in cooperazione col Policlinico San Pietro, perché crediamo che la sinergia tra le strutture ospedaliere sia la strategia vincente", osserva la dottoressa Sara Mariani, amministratore delegato del nosocomio di piazza Malàn. A.Z.

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