GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

"Ospedali da potenziare ma secondo le vocazioni"

Il consigliere regionale Luca Del Gobbo sui nosocomi del territorio "Messi in rete perché siano complementari ma con funzioni differenti"

di Giovanni Chiodini

Una frase dal consigliere regionale Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia) estrapolata dal contesto di un dibattito pubblico, e rilanciata dalle cronache giornalistiche, ha posto sotto la lente di osservazione il tema del destino dei quattro ospedali dell’attuale Asst Ovest Milanese. Cos’ha detto esattamente il consigliere Del Gobbo? "Non certamente la dichiarazione che mi viene attribuita da alcuni organi di stampa sul depotenziamento dell’ospedale di Cuggiono. Non ho mai detto questo! Ho sempre e solo parlato della necessità di specializzare gli ospedali dei nostri distretti".

"La revisione della legge 23 è una grande occasione per ridisegnare la sanità territoriale, che va potenziata esaltandone le vocazioni". Dichiarazioni frutto di un dibattito in seno alla Regione o al partito di Del Gobbo? "No, questa è una idea mia, che vivo il territorio e lo conosco bene. Può essere accolta, sviluppata, migliorata o anche cestinata. Ma una cosa è certa: così come sono adesso i nostri ospedali rischiano di andare incontro a continui depotenziamenti. Non si può perpetrare la politica anni Sessanta dove ognuno fa per sé: i nostri ospedali si devono mettere in rete ed essere complementari".

Cominciamo dai più grandi. Legnano e Magenta. "Sono le nostre eccellenze per quanto riguarda l’emergenza urgenza, la rianimazione, la cardiologia. Servono comunque investimenti per migliorarne la dotazione strumentale e diagnostica".

Poi Abbiategrasso e Cuggiono. "Certo non possiamo creare quattro ospedali uguali, che replichino tutti le stesse divisioni e funzioni. Abbiategrasso e Cuggiono hanno senso di esistere sviluppando le loro particolarità. Ad Abbiategrasso c’è un reparto d’eccellenza come quello del piede diabetico: bisogna sostenerlo e potenziarlo sino a farlo diventare un riferimento regionale. Nel nostro territorio manca un Pos, presidio ospedaliero territoriale, che potrebbe essere individuato a di Cuggiono dove già c’è un’eccellenza, la rieducazione cardiologica. Qui può essere potenziata la telemedicina avviata da alcuni anni, la medicina sportiva, tutti gli ambulatori con la diagnostica".

"La pandemia, del resto, ci ha confermato l’assoluta necessità di una connessione tra i quattro ospedali, con funzioni differenti". Le parole di Del Gobbo hanno scosso l’opinione pubblica, i sindaci si sono schierati a difesa degli ospedali. "So benissimo che tirar fuori queste problematiche mi porterà più noie che benefici – la replica – ma il compito di un consigliere regionale è anche questo, sviscerare i problemi, anche se si creano malumori e si scontenta qualcuno. Poi, ripeto, si dirà che il mio pensiero è sbagliato e ne prenderò atto... Ma non dire certe cose non è fare il bene di un territorio".