MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Area B, presidio e raccolta di firme a Opera: sindaco Sala la sospenda

La protesta parte da Opera, in centinaia hanno firmato la petizione: provvedimento ingiusto

La fila ai banchetti per firmare contro la nuova Area B, promotore della protesta Pino Poz

Opera (Milano), 16 ottobre 2022 -  Area B, parte la protesta nel Sud Milano con presidio e raccolta firme per chiedere la sospensione del provvedimento al sindaco di Milano Sala. In centinaia hanno formato la petizione. Le firme saranno raccolte in tutti i Comuni di città Metropolitana. Ieri dalla prime ore della mattinata molti operesi si sono messi in fila ai banchetti per firmare contro la nuova Area B. Molti sono contrari al provvedimento entrato in vigore in un periodo difficile, di crisi, vorrebbero un rinvio. "Sono contrario perché siamo penalizzati - spiega Gianpaolo Collevati - con la mia auto non posso entrare a Milano. La mia auto ha 16 anni e non voglio cambiarla anche perchè una nuova costa troppo".

Le critiche sono indirizzate al sindaco di Milano Giuseppe Sala, reo di non aver pensato agli interessi dei cittadini della metropoli, ma solo ai milanesi. "In realtà città metropolitana non esiste - spiega Francesco De Rose - certamente prenderò delle multe, perché fra Area B e Area C per noi della provincia andare a Milano è un salasso. Io ho una Jeep e già ho aderito alla limitazione dei chilometri nella Regione per non inquinare. Ma questo è troppo". "Non è il momento economico giusto. Mettere una tassa con i rincari dell’energia che ci stanno massacrando e con l’inflazione che cresce è una decisione irresponsabile - spiega Andrea D’Ambrosio -. Io ho un’auto che può entrare a Milano ma firmo e protesto per tutti coloro che non possono cambiare auto ogni tre anni. Prima di fare certi provvedimenti pensino a rendere sicuri i mezzi pubblici e a potenziarli". E a Milano può entrare anche Marina Leali: "Io ho il pass per disabili e quindi posso entrare a Milano ma questa decisione è fuori luogo ora. Sono fuori dalla realtà, non possono mettere in ginocchio le classi più deboli. Al posto di fare provvedimenti per l’ambiente sembra che lo facciano per le case automobilistiche". "È un problema sentito e diffuso fra molti cittadini - spiega Pino Pozzoli, promotore della protesta di Opera -. Le scelte politiche di Sala non combattono l’inquinamento. Peggiorano la qualità della vita a chi non può cambiare auto ogni pochi anni. Inaccettabile. Non ci fermeremo e continueremo a raccogliere firme".