"Ci risiamo. Non passa giorno senza un grave infortunio sul lavoro. Servono fondi da investire in sicurezza, maggiori controlli anche a livello preventivo e campagne informative per sensibilizzare". Queste le parole di Vittorio Sarti, segretario generale della Uilm di Milano e Monza-Brianza, alla notizia dell’ennesimo incidente sul lavoro. Sabato mattina, in un’azienda di Mediglia che si occupa di sabbiatura e verniciatura, un operaio di 66 anni è rimasto incastrato col braccio in un macchinario, durante una lavorazione. L’uomo è stato trasporto in codice rosso al San Gerardo di Monza, dov’è tuttora ricoverato in cardio-rianimazione. La prognosi resta riservata. Un episodio che è solo l’ultimo di una lunga serie, con uno stillicidio che continua a mietere vittime, più o meno gravi, dal Nord al Sud della Penisola, dall’industria all’agricoltura all’edilizia. "Nella Finanziaria del Governo il capitolo ‘salute e sicurezza’ è un grande assente, così come non ci sono risorse da investire nelle assunzioni, all’interno delle Asl e le Ats, di personale preposto ai controlli nelle aziende", osserva il sindacalista. E prosegue: "Nelle imprese medio-piccole la sicurezza è ancora percepita come un costo e, specie in assenza di sindacati e Rsu, i lavoratori hanno timore a segnalare, a titolari e capi-reparto, le situazioni potenzialmente a rischio. C’è bisogno di un’inversione di tendenza, un cambiamento anche culturale. Lo diciamo da tempo, è il momento di agire. Serve maggiore attenzione da parte di tutti, dalle istituzioni superiori a quelle locali". I controlli dei comandi di polizia locale possono contribuire a fare prevenzione e sensibilizzazione, specie nei contesti considerati più a rischio.
Alessandra Zanardi