
I lavori erano stati bloccati a causa della necessità di una bonifica del sottosuolo. Durante gli scavi trovati rifiuti di materiale inerte che hanno rallentato l’intero processo.
Smantellato il cantiere di piazza Di Vittorio: da ieri mattina è tornata ai cittadini. Dopo una lunga attesa e tanti disagi, una delle piazze principali della città è finalmente libera dal cantiere che ne aveva reso impraticabile buona parte. I lavori erano stati bloccati a causa della necessità di una bonifica del sottosuolo: durante gli scavi erano stati trovati rifiuti di materiale inerte, rallentando l’intero processo. Ora, la piazza torna alla città e ai suoi cittadini, ma resta la rabbia e la delusione, soprattutto tra i commercianti, che hanno vissuto un vero e proprio calvario: anni di incassi ridotti, nessun ristoro economico e poca attenzione da parte dell’amministrazione comunale. "Possiamo dire che la piazza ora è carina finché non la distruggeranno - commenta Mario Verri dello studio dentistico -, ma siamo molto preoccupati per come è stata realizzata. Molto semplicemente hanno aperto una pista per corse notturne che rischia di divenire piazza di spaccio se non verrà controllata esattamente come non era controllata in precedenza". La nuova piazza infatti presenta dei percorsi adatti alle passeggiate di mamme e papà con carrozzine ma anche al transito delle bicicletta e quindi delle moto. E Inoltre ha anche nel centro uno svincolo ampio. Il timore è che se non verranno messe telecamere o divieti quei percorsi diventano piste da corsa aggiunge una residente. I lavori avrebbero dovuto durare pochi mesi e invece si sono protratti per quasi due anni perché durante le operazioni di scavo, è stato trovato un terreno argilloso, non rilevato durante le fasi di indagine geologica. Sono stati pertanto effettuati campionamenti per procedere con le analisi di laboratorio. Il 3 giugno dello scorso anno dopo l’esito delle analisi che aveva definito il materiale come non pericoloso il cantiere era ripartito per bloccarsi nuovamente il mese successivo quando durante i nuovi scavi erano stati rinvenuti materiali derivanti da demolizione di natura mista, contenenti plastica, ferro, legno e grossi blocchi di calcestruzzo.