MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

A Opera l’hub del soccorso per il Sud Milano, nel nome di Emanuela Setti Carraro

Inaugurato il magazzino della Croce Rossa creato all’interno di un edificio confiscato alla mafia

Danilo Esposito, don Ciotti, Paolo Setti Carraro e Barbara Barbieri tagliano il nastro

Danilo Esposito, don Ciotti, Paolo Setti Carraro e Barbara Barbieri tagliano il nastro

Opera (Milano) – Giornata speciale per Opera e per chi ama la legalità. Inaugurato l’hub logistico assistenziale intitolato a Emanuela Setti Carrari, uccisa dalla mafia con il marito generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a Palermo nel settembre 1982. Alla cerimonia sono intervenuti don Luigi Ciotti e il fratello di Emanuela, Paolo Setti Carraro. L’edificio in cui trova posto la nuova struttura è stato in passato utilizzato come base per attività illegali, e oggi fa parte del patrimonio dei beni confiscati alla mafia e riassegnati a enti pubblici per essere destinati al servzio di tutta la comunità.

La Croce rossa comitato dell’area Sud Milanese, a seguito di una procedura a evidenza pubblica promossa dal Comune di Opera, ha ricevuto in uso l’immobile presentando un progetto di trasformazione in magazzino di risposta alle emergenze dovute ai cambiamenti climatici e a quelle sociali della comunità. "Siamo orgogliosi di questo progetto e di potenziare la risposta alla crisi climatica che costantemente colpisce le nostre comunità con eventi di breve durata e molto intensi. Nella zona del Sud Milano non esisteva finora una struttura di risposta a situazione simili – dichiara Danilo Esposito, presidente del comitato dell’area Sud Milanese –. Siamo fieri poi di restituire alla comunità operese un immobile tolto alla criminalità e di intitolarlo a Emanuela Setti Carraro, volontaria nel corpo delle infermiere volontarie della Croce rossa italiana, assassinata dalla mafia insieme al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa con cui condivideva gli ideali, un esempio per tutti noi".

«Per la mia amministrazione inaugurare un bene confiscato alle mafie e donarlo alla comunità ha davvero un altissimo valore, che attesta quanto il nostro territorio sia attento alla legalità e al fare bene per tutti i cittadini – dichiara la sindaca di Opera Barbara Barbieri –. Quando il presidente della Croce rossa di Opera, Danilo Esposito, ha proposto l’intitolazione a Emanuela Setti Carraro, la commozione e la gioia sono state grandi. Emanuela era una giovane donna, una crocerossina, una sposa che proprio accanto al suo amore, il generale Dalla Chiesa, ha visto la sua giovane vita stroncata da un attentato mafioso – continua Barbieri –. Era la sorella, la figlia, la sposa, l’amica che tutti noi avremmo voluto: una persona che si prodigava per il prossimo e che al prossimo aveva dedicato la sua vita con amore e spirito di servizio".