
Lucia Benedetto con il figlio
Sesto San Giovanni (Milano), 26 aprile 2019 - Corrado è in carcere a Monza, rinchiuso in quel suo silenzio che probabilmente è cominciato martedì pomeriggio, quando è uscito di casa lasciando dietro di sé il terribile sospetto che sia stato lui ad uccidere la madre Lucia Benedetto, casalinga di 49 anni ritrovata morta nel loro appartamento di via Sicilia, a Sesto San Giovanni. Le impronte trovate sulla scena del delitto sarebbero proprio quelle di Corrado Badagliacca, 21 anni. Anche quelle rilevate sull’arma utilizzata per sgozzare Lucia Benedetto, un levatorsoli da cucina, sono le sue. Elementi preziosi per le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm di Monza, Alessandro Pepè, che si aggiungono anche alle immagini rilevate dalle telecamere di videosorveglianza del condominio, al civico 60 di via Sicilia, nel cuore del quartiere Rondinella di Sesto.
Secondo una prima sommaria ricostruzione, la donna sarebbe rincasata nel pomeriggio e pochissimi minuti dopo il figlio ne sarebbe uscito, cominciando a vagare, con indosso un cappellino e dei pantaloni con i colori mimetici. In quei 10 minuti che separano il ritorno a casa di Lucia e l’uscita di Corrado potrebbe essersi consumato il delitto. L’arma usata e i tempi così ristretti farebbero pensare a un gesto d’impeto, un raptus al culmine di una lite. Tutte ipotesi che al momento sono al vaglio degli inquirenti, ma che sarebbero rafforzate da una situazione personale del giovane molto complessa e delicata. Consumatore di marijuana fin dai tempi del liceo artistico, fumatore impulsivo, il giovane negli ultimi mesi avrebbe assunto un atteggiamento sempre più chiuso e a tratti schizofrenico. Su di lui non ci sono né perizie in tal senso, né tantomeno vi sono stati interventi dei servizi sociali, o del Cps. Ma, a quanto hanno riferito alcune persone che conoscono la famiglia, i genitori avevano meditato proprio negli ultimi giorni di rivolgersi al Centro psicosociale dell’Asst per cercare di assistere il figlio, che stava assumendo comportamenti sempre più preoccupanti.
Il corpo di Lucia Benedetto è stato trasferito all’Istituto di medicina legale dell’Università degli Studi di Milano in vista dell’autopsia. Invece Corrado è in carcere, in attesa di essere interrogato dal gip, forse già oggi, anche se chi lo ha visto lo descrive come completamente assente, incapace di intendere. A questo punto non si esclude che venga richiesta una perizia psichiatrica, che potrebbe mettere in luce il male che lo ha afflitto al punto da indurlo, si presume, a uccidere la madre.