Omicidio Bellocco: cosa succede ora in curva Nord? Giovedì la riunione degli ultras interisti

A convocarla attraverso Instagram lo storico leader Nino Ciccarelli e il portavoce Marco Ferdico, amico stretto sia di Andrea Beretta che di Antonio Bellocco. Eseguita l’autopsia sul corpo del 36enne

Milano, 9 settembre 2024 – Cosa succederà nella curva nord dell’Inter dopo l’omicidio di Antonio Bellocco ucciso dal capo ultrà Andrea Beretta mercoledì scorso a Cernusco sul Naviglio? Se lo chiedono gli investigatori che stanno monitorando i nuovi possibili equilibri del settore più caldo del tifo organizzato nerazzurro. Ma se lo domandano anche i tifosi che frequentano il secondo anello verde e più in generale San Siro. Che posizione prenderà il direttivo, se mai ne prenderà una?

Un'immagine della curva nord interista: giovedì la prima riunione dopo la morte di Bellocco e l'arresto di Beretta
Un'immagine della curva nord interista: giovedì la prima riunione dopo la morte di Bellocco e l'arresto di Beretta

La riunione

Qualche indicazione arriverà giovedì sera quando tornerà la solita riunione degli ultras nerazzurri, annullata settimana scorsa per ovvi motivi. Non può essere considerata una “riunione straordinaria” su quanto successo ma la curiosità su cosa verrà detto e chi lo dirà è tanta. A chiamare a raduno gli ultras al Baretto di San Siro dalle 21.30 di giovedì è stato Nino Ciccarelli, fondatore del gruppo Viking e storico leader della curva nord, attraverso il suo profilo Instagram in un post rilanciato anche da Marco Ferdico, l’attuale portavoce della Curva Nord, amico stretto di Andrea Beretta quanto di Antonio Bellocco. E sul profilo Instagram di Ferdico in questi giorni si susseguono i messaggi di cordoglio in ricordo della vittima, il 36enne rampollo di ndrangheta che avrebbe preteso più spazio nel business della curva. Da qui i dissidi che hanno portato allo scontro con Beretta davanti alla palestra Testudo di via Besozzi a Cernusco.

I dubbi

La sequenza dell'omicidio sulla Smart di Bellocco
La sequenza dell'omicidio sulla Smart di Bellocco

Un chiarimento all’interno della Smart del 36enne calabrese finito subito nel sangue, con la raffica di coltellate inferte dal 49enne e il colpo di pistola che ha ferito di striscio l’assassino stesso. Chi ha sparato? Bellocco, come sostiene Beretta, appellandosi alla legittima difesa? Oppure è partito accidentalmente, oppure ancora sarebbe stato il capo ultrà interista a spararsi per costruirsi un alibi, dopo aver ucciso il rivale. 

L’autopsia

Una risposta potrà arrivare dall’autopsia eseguita questa mattina sul corpo del 36enne. In particolar modo, l’esame autoptico potrà chiarire se è stato esploso un altro colpo di pistola, oltre a quello che ha ferito Beretta, che intanto resta in carcere a Opera. 

Gli scenari

Tornando agli equilibri della curva, si dovrà capire se resterà in piedi l’organizzazione “unitaria” voluta dalla “gestione” Beretta con un unico striscione, quello di “Curva Nord Milano 1969”, dietro a cui devono riunirsi tutti i gruppi storici del secondo anello verde, rinunciando ad esporre i loro striscioni. Una scelta a cui non avevano aderito gli Irriducibili, gruppo nato nel 1988 con simpatie di estrema destra. O se, al contrario, con il “vuoto di potere” potrebbero tornare riaffermarsi le singole formazioni che in realtà non si sono mai sciolte: Boys, Ultras, Viking etc