Oltre 5mila imprese ad alto rischio infiltrazioni

Uno studio di Transcrime rivela che oltre 5mila imprese lombarde sono a rischio infiltrazione della criminalità organizzata, con settori diversificati e strutture societarie complesse. Le autorità stanno sviluppando strumenti per contrastare questa minaccia.

Oltre 5mila imprese ad alto rischio infiltrazioni

Oltre 5mila imprese ad alto rischio infiltrazioni

Oltre 5mila imprese lombarde sono "ad alto rischio infiltrazione" della criminalità organizzata. Emerge da uno studio di Transcrime, centro di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha analizzato le attività collegate o coinvolte in reati di criminalità organizzata e ha sviluppato fattori di rischio e indicatori per misurarli.

Per PoliS-Lombardia, con il sostegno della Prefettura, ha applicato 30 indicatori di anomalia su oltre un milione di imprese lombarde, individuando appunto che oltre 5 mila (0,5% del totale) sono ad alto rischio infiltrazione in 3 o più categorie di fattori. Per quanto riguarda i settori di infiltrazione, se l’analisi delle società confiscate evidenziava ambiti tradizionali – costruzioni, ristorazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio (ad esempio di prodotti alimentari) – i casi più recenti analizzati da Transcrime mostrano la presenza di settori più “evoluti“ come le energie rinnovabili, i trasporti, il gaming e le scommesse, il commercio di medicinali o la progettazione architettonica/edile. Tra i 30 indicatori utilizzati per la valutazione del rischio figurano anomalie nelle quote azionarie, proprietà circolare, legami con veicoli societari opachi, mancanza di informazioni sul titolare effettivo di un’impresa ma anche una “complessità anomala“.

Il fatto che le organizzazioni criminali adottino strutture societarie sempre più complesse è emerso anche ieri, alla conferenza organizzata all’Università Cattolica sulle dinamiche delle infiltrazioni criminali nell’economia, organizzata da Transcrime e Anfaci (Associazione nazionale funzionari amministrazione civile dell’Interno). Tra le problematiche da affrontare, uno scenario che incentiva "l’internazionalizzazione delle mafie", perché le misure patrimoniali, che sono migliaia in Italia, sono poche decine all’estero. Per contro, "in diversi progetti Europei, Transcrime – spiega Michele Ricciardi, vice-direttore del centro – sta sviluppando strumenti evoluti insieme alle autorità, per migliorare la loro capacità di individuare soggetti o società ad alto rischio, ricostruire reti complesse di relazioni, tracciare schemi criminali internazionali". M.V.

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