Olimpiadi, Malagò preoccupato. La Lega: il PalaItalia è a rischio

Il presidente del Coni: siamo indietro, a tre anni dall’assegnazione non è ancora partito un cantiere

Giovanni Malagò a colloquio con Alessandro Morelli, 44 anni, leghista

Giovanni Malagò a colloquio con Alessandro Morelli, 44 anni, leghista

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Milano Il segnale d’allarme lo lancia, anzi lo rilancia, il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026? Deve diventare la priorità assoluta. Siamo indietro, a quasi tre anni dall’assegnazione non è ancora partito un cantiere. Sono preoccupato, e dire che abbiamo vinto perché nel nostro dossier il 90% degli impianti era già esistente". Parole contenute in un’intervista del numero uno della Fondazione olimpica pubblicata ieri dal Messaggero. Non è la prima volta, negli ultimi mesi, che Malagò indica criticità sulla realizzazione delle opere per i Giochi del 2026. A metà novembre il presidente del Coni si era detto preoccupato perché la società Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026 non era stata ancora costituita ("due anni e mezzo buttati via").

Un’emergenza ridimensionata, almeno in parte, una settimana dopo, quando la nuova Spa è stata costituita, come annunciato dal viceministro delle Infrastrutture Alessandro Morelli. A metà dicembre il presidente del Coni è tornato alla carica. Stavolta nel mirino è finito il PalaItalia a Santa Giulia, il nuovo palazzetto dello sport che dovrebbe ospitare le partite di hockey su ghiaccio maschile ai Giochi ("la realizzazione dell’arena è il problema più significativo per i Giochi"). Il 19 gennaio scorso, poi, durante una commissione comunale si è saputo che contro l’accordo tra Comune e Risanamento Spa (la società proprietaria dei terreni a Santa Giulia) non pende solo un ricorso al Tar, quello di Forumnet del gruppo Cabassi, ma anche un secondo ricorso, presentato dall’immobiliare Ametista per conto del Galleria Borromea Shopping Center a Peschiera Borromeo. L’udienza davanti al Tar, pur sollecitata dall’Avvocatura comunale, non è stata ancora fissata. Comune e Risanamento Spa, comunque, aassicurano che le bonifiche dei terreni continuano e che i lavori dovrebbero partire entro il 2022 e concludersi entro il primo semestre del 2025, in tempo per i Giochi. Il deputato milanese della Lega Igor Iezzi, però, rilancia l’allarme: "Negli ambienti imprenditoriali e sportivi si sta parlando molto e con toni allarmati del Pala Santa Giulia e dei rischi per Milano nel caso in cui il palazzetto legato alle Olimpiadi non fosse realizzato in tempo. Il sindaco Sala evita il tema, ma mettere la testa sotto la sabbia significa condannare Milano e la Lombardia ad una tragedia annunciata. Se Sala non riesce a risolvere la situazione gli conviene dichiararlo per trovare sostegni che evitino alla città la peggiore figuraccia della storia".

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