Olimpiadi, il governo entra nella governance

Il premier Draghi accoglie in extremis nel decreto aiuti le richieste di Comune di Milano e Regione per i Giochi invernali del 2026

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Olimpiadi Milano-Cortina, le richieste di Sala e Fontana vengono esaudite, in extremis. Il governo entrerà nella governance dei Giochi invernali 2026. E’ quanto prevede il dl Aiuti bis che andrà oggi in Consiglio dei ministri.

Della Fondazione a questo punto fanno parte "la presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato olimpico nazionale italiano, il Comitato italiano paralimpico, la Regione Lombardia, la Regione Veneto, le Province autonome di Trento e di Bolzano, il Comune di Milano e il Comune di Cortina d’Ampezzo".

La Fondazione, spiega ancora il provvedimento, "non avente scopo di lucro e operante in regime di diritto privato, con funzioni di Comitato Organizzatore dei Giochi, svolge tutte le attività di gestione, organizzazione, promozione e comunicazione degli eventi sportivi relativi ai Giochi, tenuto conto degli indirizzi generali del Consiglio Olimpico Congiunto, in conformità agli impegni assunti dall’Italia in sede internazionale, nel rispetto della Carta Olimpica". Il Consiglio di amministrazione sarà composto da 14 membri: sette nominati d’intesa dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e dal Comitato Italiano Paralimpico, uno dei quali con funzioni di presidente; sei nominati d’intesa dalla Regione Lombardia, dalla Regione Veneto, dalle Province autonome di Trento e Bolzano, dal Comune di Milano e dal Comune di Cortina d’Ampezzo; uno, con funzioni di amministratore delegato, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare sentiti la Regione Lombardia, la Regione Veneto, le Province autonome di Trento e Bolzano, il Comune di Milano e il Comune di Cortina d’Ampezzo.

Comune di Milano e Regione Lombardia con Cortina e Veneto chiedevano un cambio di passo al governo, richiesta formulata anche in incontri recenti con il premier Draghi da parte del sindaco Beppe Sala (che aveva auspicato una replica della formula Expo 2015) e del governatore lombardo Attilio Fontana.

Gli enti locali, in particolare il Trentino, avevano chiesto al governo anche "un maggiore riconoscimento dei costi delle opere perché con l’aumento dei prezzi dei materiali e dell’energia i lavori per la realizzazione delle infrastruttrure costeranno di più".

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