MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano-Cortina 2026: villaggio olimpico in anticipo di tre mesi ma il conto è salato

Catella (Coima Sgr): “Consegneremo la struttura nel luglio 2025”. Resta il nodo dei 40 milioni di extracosti: tavolo con Governo e Fondazione

L’amministratore delegato di Coima Sgr Manfredi Catella affiancato dalle due mascotte olimpiche Milo e Tina

L’amministratore delegato di Coima Sgr Manfredi Catella affiancato dalle due mascotte olimpiche Milo e Tina

MIlano, 8 marzo 2024 – “Questa è un’opera un po’ patriottica". Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima Sgr, è sul tetto di uno dei sei palazzi che nel febbraio del 2026 ospiteranno il Villaggio olimpico per i Giochi invernali Milano-Cortina.

È quasi l’ora di pranzo ed è tutto pronto per la cerimonia dell’alzabandiera. Sì, perché a due anni dalla cerimonia inaugurale dell’evento a Cinque Cerchi che si svolgerà allo stadio di San Siro, i sei immobili per gli atleti e, dopo le Olimpiadi, per 1.700 studenti, sono arrivati al tetto. È questo l’obiettivo raggiunto per il quale il Tricolore viene issato sul pennone e Catella parla di opera un po’ patriottica: "Siamo in anticipo di tre mesi sulla tabella di marcia iniziale. Consegneremo il Villaggio olimpico nel luglio del 2025".

Le mascotte olimpiche, Milo e Tina, due maxi-ermellini di stoffa, fanno allegria. Il campione olimpico Antonio Rossi, sottosegretario ai Grandi eventi sportivi della Regione ed esponente della Fondazione Milano-Cortina, racconta dell’atmosfera magica che si respira nei Villaggi olimpici, "soprattutto in mensa", tra gli atleti. Uno dei responsabili delle imprese costruttrici, Gilberto Vendramin, sorride: "Quattordici mesi fa eravamo laggiù, in una buca, adesso invece siamo arrivati ai solai di copertura di tutti e sei gli edifici. Ogni giorno in questo cantiere lavorano 400 persone. Siamo al giro di boa, ora vediamo il traguardo, che però è ancora lontano. Ci impegneremo per mantenere l’anticipo".

I numeri

Il Villaggio olimpico è stato progettato dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill (Som) e costerà 140 milioni di euro. Oltre ai 100 milioni inizialmente preventivati, si sono aggiunti 40 milioni di extracosti per l’aumento del costo delle materie prime. Catella spiega che "gli extracosti inizialmente ammontavano a 50 milioni di euro, che si sono ridotti a 40 milioni perché abbiamo lavorato con acquisti diretti insieme alle imprese. Noi stiamo lavorando con le autorità competenti, ministeri, Comune e Regione, per compensare almeno parzialmente questi extracosti".

Attenzione , dunque. Il recentissimo ingresso della Cassa Depositi e Prestiti con 50 milioni di euro nel fondo che sta puntando sulla realizzazione della struttura olimpica e, in prospettiva, del nuovo studentato non azzera gli extracosti accumulati dal progetto, come precisa l’amministratore delegato di Coima: "La Cassa Depositi e Prestiti è entrata come investitore nel Fondo del Villaggio olimpico con un un piano finanziario che già include gli extracosti, ma Cdp non è soggetto attivo su questo fronte".

Il restyling

I sei palazzi del Villaggio olimpico sono solo una parte del progetto di completa riqualificazione dell’ex scalo Romana. Vicino ai nuovi palazzi, ci sono lavori in corso anche sui due edifici storici dello scalo: in uno venivano lavati i convogli ferroviari, l’altro era il magazzino. Queste due strutture ospiteranno i servizi per il Villaggio olimpico e, dopo i Giochi, per lo lo studentato.

Non solo. Di fianco al Villaggio olimpico ci saranno palazzi in edilizia sociale e in edilizia residenziale libera. Ma uno degli elementi chiave del progetto Scalo di Porta Romana è la maxi-area verde attrezzata pensata dall’architetto Michel Desvigne e dall’archistar  la stessa che ha progettato l’High Line con spazi verdi di New York.

Il percorso per il nuovo Villaggio e le opere annesse ormai sembra in discesa. "Era importante arrivare a questo punto senza intoppi – chiosa Catella –. Perché quando ci costruiscono edifici del genere la parte strutturale è la più difficile. Gli edifici sono costruiti in acciaio, calcestruzzo e legno. La parte in calcestruzzo di solito si realizza direttamente in cantiere, ma se piove si può perdere molto tempo. Abbiamo risolto questo problema attraverso la prefabbricazione delle parti in calcestruzzo del Villaggio olimpico: colonne, solette e bagni. Questo ci ha consentito di essere in anticipo di tre mesi sull’iniziale tabella di marcia".