Olimpiadi Milano-Cortina, sei anni per vincere

La “lista della spesa” per accogliere i giochi invernali: ecco le infrastrutture che devono essere migliorate

Milano-Cortina, sì alle Olimpiadi 2026

Milano-Cortina, sì alle Olimpiadi 2026

Milano, 13 dicembre 2019 -  Le intenzioni sono chiare. L’impegno è solenne e preso davanti a tutti. Il manager che dovrà coordinare i lavori è stato scelto. Al sogno delle olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026 manca ancora il corpo. Fatto di soldi, lavori, cantieri e progetti reali, da toccare con mano. A scalpitare è tanto il Veneto quanto la Lombardia. Un miliardo di euro - sulla carta - da destinare attraverso una mozione parlamentare a costituire il carburante della tanto auspicata legge olimpica, sul modello di quanto era stato fatto con Expo 2015.

Il Governo si è impegnato, il Nord spinge e dal Pirellone hanno completato la lista della spesa. Investimenti "assolutamente necessari" per l’accessibilità delle aree delle gare, per l’arrivo di turisti, curiosi, sciatori e fan. Sul tavolo, subito richiesto, lo sblocco (già promesso da Roma) del prolungamento del metrò (linea 5) fra Milano a Monza, ma anche il completamento del terzo valico da Genova. Un collegamento che servirebbe a snellire il viaggio (delle merci e non solo dei passeggeri, per la verità) attorno al porto ligure. Sulla carta, priorità da dare anche alla contestata bretella Vigevano-Malpensa, l’asse che dovrebbe completare il collegamento dello scalo della brughiera. Destinato a fare da volano per le olimpiadi. Non possono mancare le richieste per potenziare i treni: l’alta velocità Brescia-Verona è un’altra richiesta.

Quanto al metrò , per la verità, l’iter è già avanzato. Arretrata, invece, nonostante i tentativi di sbloccarla, la situazione della linea 2, da prolungare verso la Brianza: tutte opere necessarie alla metropoli e ai pendolari, più che all’appuntamento olimpico, occasione giusta per la Lombardia per recuperare un po’ di tempo perso. Ma la partita su cui si giocherà davvero la sfida olimpica è quella dell’accesso alla Valtellina. Sul tavolo l’ammodernamento e la messa in sicurezza della Statale 36, il completamento della Lecco-Bergamo e un miglioramento delle connessioni ferroviarie con il capoluogo lombardo. Soldi veri e cantieri però possono ancora attendere.

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