"Ogni aiuto è buono, ma in Lombardia ne mancano 9mila"

MILANO

"Ormai è un anno e mezzo, quasi due, che stanno arrivando infermieri da tutto il mondo in Italia, sulla scia in particolare delle norme di decreto Milleproroghe e decreto Bollette". L’ipotesi di accordi con Paesi extraeuropei come l’India per avere a disposizione operatori formati, accennata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, "può essere un aiuto e in tempi di magra ogni aiuto è ovviamente ben accetto, ma non risolverà il problema. Sicuramente non nel breve termine. Basti pensare che in Lombardia mancano 9mila infermieri, carenza in aumento, in base ai dati Ocse sulle percentuali di medici, infermieri e cittadini". Lo spiega Aurelio Filippini, presidente dell’Ordine degli infermieri di Varese. Una zona ‘di frontiera’, come pure Como, interessata anche dal fenomeno degli operatori sanitari che varcano il confine e vanno a lavorare in Svizzera. I numeri delle “importazioni“ di infermieri stranieri sono in aumento, evidenzia. "Noi sappiamo che fino all’inizio di quest’anno la Regione aveva già visto e autorizzato quasi 1.900 infermieri, e ora potremmo essere vicini a 2mila. E comunque inserire questo personale richiede tempo".

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