Nuovo senso unico: due petizioni contro

Nuovo senso unico:  due petizioni contro

Nuovo senso unico: due petizioni contro

Scatta il senso unico sul viale "spina dorsale" della frazione, è rivolta: due petizioni al via, una in tabaccheria e una all’asilo parrocchiale, subito una mozione (respinta), in cui si chiedeva alla giunta un dietro front con indizione di un consiglio comunale aperto. "E’ una viabilità sperimentale - così invece la sindaca - rispetto alla quale faremo valutazioni". C’è aria di burrasca nella frazione cassinese dove, dalla scorsa settimana, è scattato il nuovo regime in via XXV aprile, l’asse centrale che taglia in due la popolosa frazione. Storicamente a doppio senso, è ora percorribile solo verso nord per chi arrivi dalla Cassanese e in senso inverso dalla via I maggio a via IV novembre. Per le auto svolta obbligata a metà viale e con giro per vie residenziali su cui si affacciano servizi e scuola materna. Per i residenti, pericoloso. "Il traffico di passaggio - così il residente Luca Rigamondi - viene ‘spostato’ obbligatoriamente sulle vie interne, in particolare sull’asse di via don Vismara, via IV novembre e via don Caselli, ovvero la zona su cui si affaccia la materna parrocchiale. La situazione di pericolo è evidente a chiunque. Non si è riflettuto abbastanza. Peraltro, una soluzione alternativa ci sarebbe: basterebbe rispolverare, e adattare, un percorso in tangenzialina già inserito nel vecchio pgt". Petizione dai genitori è in corso all’asilo. Proprio al centro della via XXV aprile si raccolgono invece firme nella tabaccheria di Domenico Di Lernia. "Guardi un po’ il traffico qui fuori - indica ironico l’esercente - nullo o quasi. Di questo senso unico non c’era proprio bisogno". In aula consiliare il confronto politico. La mozione, presentata nei giorni scorsi dal capogruppo dimissionario di Cassina Democratica Doriana Marangoni, è stata fatta propria dal nuovo consigliere Andrea Parma. La richiesta, "un consiglio comunale aperto durante il quale confrontarsi". Tranchant Balconi (nella foto): "Il dovere di un’amministrazione è quello di decidere, ovviamente dopo un periodo di osservazione e sperimentazione, che è in corso". M.A.

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