Nuovo codice della strada: cosa non piace ai familiari delle vittime di incidenti

Milano, l’incontro a Palazzo Marino tra i comitati e il sindaco Giuseppe Sala per fare pressione sul Governo. Cosa dice il governatore Fontana

Milano, 18 marzo 2024 – Prosegue la mobilitazione dei familiari delle vittime di incidenti stradali. Oggi hanno incontrato il sindaco di Milano Giuseppe Sala e in vista dell'approvazione del nuovo codice della strada chiedono al Governo di fermarsi e riscriverlo insieme. "La sicurezza stradale non ha alcun tipo di colore, ci preme affermare il valore della vita delle persone", ha dichiarato Filippo Randi, presidente Fevr, federazione europea che riunisce famigliari delle vittime della strada.

Una manifestazione dell'associazione dei famigliari delle vittime della strada
Una manifestazione dell'associazione dei famigliari delle vittime della strada

"Richiamo la difficoltà che le amministrazioni locali, una volta approvato il nuovo codice, avranno sul controllo. Riteniamo che ci sia una sostanziale carenza di attenzione per la velocità nel senso del pericolo che la velocità rappresenta. Il governo attuale depotenzia le autonomie delle amministrazioni locali nel controllo del traffico". Le associazioni chiedono che sia data "compresenza e coesistenza a tutti gli utenti della strada, è questione di civiltà e di democrazia. Quello che chiediamo è di avere una possibilità di fermarlo in questa fase di approvazione e di essere ascoltati insieme a esperti della sicurezza stradale per poterlo riscrivere in modo che aiuti l'Italia a essere più sicura".

Il dato

L'Italia è agli ultimi posti in Europa per incidenti stradali, dal 2012 al 2022 è riuscita a ridurli solo del 16%. Anche per numero di decessi è agli ultimi posti, si tratta di 53 decessi ogni milione di abitanti. di andare sempre più indietro rispetto al contesto europeo".

L’appello inascoltato

Ancora nessuna risposta dopo l'appello lanciato settimana scorsa, un video in cui prendevano parola i famigliari delle vittime chiedendo appunto al governo di essere ascoltati per discutere e riscrivere la norma. "Abbiamo lanciato un appello importante perchè il ministro si fermi, ascolti le nostre storie e si arrivi a un cambiamento. Non c'e' nessuno schieramento politico, si sta guardando al rispetto della vita", ha ribadito Emanuela Bottardi, figlia di Anna Milanesi, uccisa nel 2008 in provincia di Cremona a causa di una collisione stradale dove una persona alla guida di un suv ha centrato la sua automobile sorpassando in divieto prima di un incrocio.

Il governatore Fontana

Sulla riforma del Codice della strada richiesta dalle associazioni di familiari delle vittime della strada "bisogna chiedere al ministero: se ritengono che ci siano le condizioni per raggiungere qualcosa che chiedono i parenti, figuriamoci”. A dirlo è il presidente della Regione Attilio Fontana,commentando l’incontro a Palazzo Marino tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala e le associazioni dei familiari delle vittime. Il presidente Fontana ha continuato ricordando che i limiti di velocità e le distrazioni sono tutte “cose che si verificano purtroppo anche all'interno della città di Milano. Alcuni incidenti - ha concluso - derivano dalla velocità, ma altri dipendono magari da un momento di distrazione. Insomma è una situazione sicuramente complessa”

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