Milano, dall’ex chiesa alla facciata d’ottone: la rivincita degli hotel dopo il Covid

Buenos Aires, Cordusio, Palestro e CityLife: nuo ve strutture per accogliere i turisti tornati a ripopolare Milano

L’hotel di via Colleoni che ha preso il posto della chiesa di Cristo Re

L’hotel di via Colleoni che ha preso il posto della chiesa di Cristo Re

Milano -  Messi in ginocchio dalla pandemia, inghiottiti dalla desolazione di stanze vuote e prenotazioni cancellate fino a data da destinarsi nei duri mesi di lockdown a intermittenza, ora gli hotel rifioriscono. Non solo i “vecchi“ si prendono la rivincita: nascono nuove strutture, alcune ancora in cantiere, altre da ultimare oppure appena inaugurate, che incoronano la ripartenza e accolgono i turisti (ma non solo) tornati a ripopolare Milano: lo scorso luglio sono stati quasi 700mila i visitatori in città, con un aumento del 7% rispetto al 2019, l’anno prima del Covid. C’è qualcosa che incuriosisce, passando in corso Buenos Aires all’angolo con via Scarlatti: una facciata inconsueta, con rivestimento in ottone scuro perforato che sembra quasi una scenografia di Guerre Stellari. Il colore cambia a seconda della luce del giorno.

È una delle caratteristiche dell’albergo “boutique“ di NH Hotels, affacciato sull’arteria dello shopping milanese per eccellenza, che sarà attivo in autunno ("Le prenotazioni sono già aperte per soggiorni a partire dal prossimo 1 ottobre", si legge sul sito). A disposizione 101 camere, sala con finestre a tutta altezza per colazione con vista su Milano (dal 5° piano) e un ristorante panoramico. L’edificio è stato rinnovato: le facciate hanno conservato parti di quello originale, in cemento e mattoni, arricchito dall’ottone. Sempre della catena NH è l’albergo Milano City Life in via Colleoni (con 185 camere), nato sulle ceneri della chiesa del Cristo Re, aperto all’inizio di giugno. Completamente riprogettato, ha conservato caratteristiche originali dell’antica costruzione: per esempio l’entrata e la hall sono ospitate nel corpo originario della chiesa. E non mancano nuove installazioni come la piscina sul tetto con vista panoramica sulla città.

Appena inaugurata anche Casa Cipriani in via Palestro 24, di fronte ai giardini Indro Montanelli, che ricorda gli ambienti eleganti e confortevoli dei vecchi gentleman club inglesi con richiami alla classicità italiana. Dopo New York, Miami, Londra, Venezia e Dubai, l’esclusivo club con hotel (il palazzo comprende 15 camere e suite che portano la firma dell’architetto fiorentino Michele Bonan) fondato dalla quarta generazione di Cipriani, la storica famiglia veneziana dell’Harry’s Bar, un’icona dell’ospitalità di lusso mondiale, è approdato a Milano. La sede scelta è Palazzo Bernasconi, realizzato nel 1910 come abitazione della stessa famiglia Bernasconi, poi passato negli anni Novanta al sarto Gianni Campagna. Fino al nuovo passaggio di testimone. Mentre si lavora per dare vita al Gran Melià, con 70 stanze superlusso, terrazze e ristoranti stellati in piazza Cordusio, nel palazzo del gruppo Generali, con apertura prevista il prossimo anno. L’hotel a 5 stelle a pochi metri dal Duomo sarà il risultato della completa ristrutturazione e restauro dello storico Palazzo Venezia. A guardarlo già adesso, mentre attorno passeggiano i turisti d’agosto, sotto il sole estivo o tra le luci notturne, la pandemia sembra davvero alle spalle.

 

 

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