LAURA LANA
Cronaca

Nuove restrizioni per Area B e C "Schiaffo in faccia ai lavoratori"

Il sindaco di Sesto Di Stefano attacca il collega Sala: "Falso ambientalismo a spese dell’hinterland"

Nuove restrizioni per Area B e C  "Schiaffo in faccia ai lavoratori"

Nuove restrizioni per Area B e C "Schiaffo in faccia ai lavoratori"

di Laura Lana

Ancora una volta è scontro tra Sesto e Milano sulle misure antismog. Esattamente un anno fa, in modo provocatorio, il sindaco Roberto Di Stefano aveva lanciato l’idea di un’area S con limitazioni e pedaggio per i milanesi in transito. Oggi torna a urlare contro "l’ennesimo schiaffo in faccia ai lavoratori che quotidianamente sono obbligati a recarsi nel capoluogo lombardo".

Il primo cittadino ce l’ha con le nuove restrizioni di Area B e Area C, che sono state disposte dal capoluogo. Con la nuova stretta i possessori di un’auto a gasolio Euro 4 e 5 o a benzina Euro 2 vedranno ridursi dal primo ottobre gli ingressi: da 50 giornate all’anno si passerà a 25 per i residenti e a sole 5 per i non residenti, "riducendo drasticamente la possibilità di accesso a Milano degli automobilisti per motivi lavorativi, sanitari, scolastici – sottolinea Di Stefano –. Queste restrizioni penalizzano ancora una volta anche la Città metropolitana, di cui Beppe Sala spesso dimentica di essere sindaco". I timori riguardano soprattutto le ripercussioni di questi provvedimenti sui Comuni della prima cintura. "È semplice fare gli ambientalisti scaricando smog, inquinamento e auto sulle altre città. Con la debole giustificazione di dare una vaga impronta ambientalista all’indirizzo politico, si è trovato l’ennesimo modo di fare cassa con i soldi dei cittadini milanesi e dell’hinterland". Serve, invece, un piano strategico che possa favorire realmente l’utilizzo dei mezzi pubblici anche attraverso prezzi scontati e con un aumento delle corse disponibili, dice Di Stefano, con una programmazione che veda al tavolo tutti i soggetti coinvolti. "Cosa che invece non avviene, con tariffe Atm aumentate vertiginosamente, con il ticket che ha visto un incremento del 120%, e un totale disinteresse verso il prolungamento della linea rossa, fermo da 15 anni, il cui destino è abbandonato al più totale menefreghismo della Giunta milanese".

Proprio sulla possibilità di un nuovo aumento del biglietto, il Comune di Sesto sta portando avanti la battaglia perché il Comune di Milano si faccia carico di tutti gli 11 milioni di adeguamento Istat, senza chiedere contributi a Regione e altri enti. "Non è corretto amministrare un territorio importante come quello di Milano tramite azioni unilaterali, ma da quanto dimostrato in questi anni, del destino dell’area metropolitana a Sala non interessa".