Nuove luci e fotovoltaico Obiettivo? Caserma green

A Melzo sono partiti i lavori di restyling nell’edificio che ospita i carabinieri. Fondi per 473mila euro di Comune, Stato e Regione, lavori per tutta l’estate

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di Monica Autunno

Riqualificazione degli esterni, cappotto e coperture, rinnovo dell’impiantistica, nuova illuminazione e un impianto fotovoltaico per potenziare l’autosufficienza energetica: sono partiti i lavori di restyling della caserma dei carabinieri di Melzo, dureranno sino all’estate. Obiettivo, una caserma green.

L’intervento era da tempo previsto, risale all’anno scorso lo stanziamento economico, 473mila euro circa, finanziati in parte dal Comune, per la maggioranza da Stato e Regione attraverso bandi. L’avvio delle opere era previsto per lo scorso autunno, pandemia e problematiche burocratiche hanno allungato i tempi portando a maggio. Lavori in corso che non ostacolano l’efficienza della sede dell’arma, dove gli spazi interni restano tutti fruibili. Le opere vicine erano state annunciate nei mesi scorsi anche dall’amministrazione comunale, co finanziatrice "di un intervento a favore di una componente rilevante e prestigiosa della città. La presenza della benemerita a Melzo - disse allora il sindaco Antonio Fusè - risale ben al 1860, siamo orgogliosi di avere l’arma a presidiare il nostro territorio". Il progetto approvato a suo tempo prevedeva e prevede una lunga serie di interventi sotto un unico denominatore e con un obiettivo, il miglioramento dell’efficienza energetica, Dunque maggiore comfort degli ambienti e, perché no, in prospettiva, risparmio sui costi delle utenze: si procederà con la coibentazione di tutte le superfici, dai muri al tetto, con il rinnovo dell’impianto di riscaldamento, il rifacimento integrale dell’impianto di illuminazione con apparecchi moderni e a minore consumo, e installazione sul tetto di un impianto a pannelli fotovoltaici. Per una caserma che va rinnovarsi un’altra in attesa di completamento. Il 2022 dovrebbe essere, ma il condizionale data la vicenda resta sempre d’obbligo, l’anno dell’avvio delle opere per il completamento, dopo quasi dieci anni, dell’edificio di Inzago destinato ad ospitare una nuova stazione dell’Arma. Vicenda nota: lavori partiti e poi interrotti, uno stanziamento economico ancora non impiegato, numerose garanzie finora finite nel vuoto, e un edificio completato per metà, ormai trasformatosi in una sacca di degrado a due passi dal centro storico. Gli ultimi incontri fra il comune e gli enti referenti del finanziamento a suo tempo e della progettazione successivamente, si erano tenuti non più di un mese e mezzo fa. L’amministrazione comunale ha più volte minacciato le vie legali, chiedendo il completamento o la restituzione dell’area. L’ipotesi è di vedere la caserma completata entro l’anno prossimo.

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