REDAZIONE MILANO

"Non vado in carcere, sparatemi". Indagato dai ghisa a Santo Stefano

Minacce a clienti e vigili in un locale. "Quando uscirò, la tua famiglia soffrirà"

Minacce a clienti e vigili in un locale. "Quando uscirò, la tua famiglia soffrirà"

Minacce a clienti e vigili in un locale. "Quando uscirò, la tua famiglia soffrirà"

Le generalità di Samardo Anthony Samuels nelle banche dati delle forze dell’ordine rimandano una serie di precedenti "penali e di polizia" per reati contro la persona. Tra questi ce n’è pure uno inedito fino a ieri. Sì, perché lo scorso 26 dicembre, il cestista trentaseienne è stato denunciato dai ghisa del Comando decentrato 9 per resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulla propria identità e porto abusivo di arma. Stando a quanto ricostruito dal Giorno, l’intervento degli agenti è andato in scena alle 15.45 del giorno di Santo Stefano in un locale di via Farini: da lì è arrivata la segnalazione di un cliente molesto, che stava minacciando i clienti "in stato di alterazione". Quando vede le divise, Samuels si agita ancora di più, urlando: "Shoot me! Shoot me! I don’t want to go to jail!". Tradotto: "Sparatemi! Sparatemi! Non voglio andare in prigione". Nel bar c’è anche un vigile libero dal servizio, che, insospettito dai movimenti del giamaicano, riesce a farsi consegnare il borsello: all’interno ci trova un coltello con una lama di dieci centimetri e tre bustine di marijuana. L’uomo non si calma, e a quel punto gli agenti sono costretti ad ammanettarlo per portarlo in macchina. In ufficio continua a inveire contro di loro, prendendone di mira uno in particolare: "Once I’ll be out of here I’ll make your mother and your family suffer!". Vale a dire: "Appena uscirò di qui, farò soffrire tua madre e la tua famiglia". Qualche giorno dopo, i ghisa si presentano in via Valtellina per riconsegnare la bici a Samuels. Lui si affaccia alla finestra e li minaccia ancora: "Ho un ferro, ho un ferro". N.P.